fonte: Giuseppe Bonaccorsi (La Sicilia)

L’avevamo anticipato qualche settimana fa. Lo scontro per ottenere la presidenza dell’Acoset rappresentava un riflesso delle novità che si stavano consumando nello scenario politico nazionale e che sarebbero venute fuori solo la settimana successiva, palesando di fatto la fine dell’alleanza Berlusconi-Fini e di vecchi sodalizi politici (clicca qui per leggere il post sulla presidenza Acoset).

Giovedì Fabio Fatuzzo (foto a lato) ha ufficializzato quelle che sino a qualche giorno fa erano soltanto delle «voci», anche se bene avvalorate. D’ora in poi farà parte di quell’area politica di «Futuro e libertà» che fa capo a Fini. Ex assessore della precedente Giunta Stancanelli, Fatuzzo è uno dei primi esponenti di An a tornare nella «casa madre», quella Destra che fa riferimento ad Alleanza nazionale. Le «malelingue» sostengono che Fatuzzo ha aderito al nuovo soggetto politico per blindare la sua presidenza all’Acoset, messa a rischio da numerosi esponenti del Pdl. L’interessato risponde sostenendo che a Catania e in tutta la Sicilia si sentiva il bisogno di ricostruire quell’area di Destra e ne vuole far parte essendo stato sempre fedele a una tradizione partitica che sembrava messa in disparte dopo la fusione nel Partito delle libertà.

Ovviamente Fatuzzo non è il solo. Insieme a lui hanno confermato la propria adesione al partito dei finiani l’assessore regionale al Turismo, Nino Strano (foto a lato), esponente storico dell’area di An a Catania, il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante e il consigliere comunale del Pdl Sicilia, Puccio La Rosa che in passato si è sempre detto vicino al presidente della Camera… Tra i nomi di possibili aderenti anche quello di Stella Rao, altro esponente di prestigio del parito di destra. Fatuzzo, raggiunto telefonicamente, oltre a confermare la sua adesione al gruppo dei finiani si spinge oltre e ipotizza scenari ben più consistenti per Futuro e libertà: «Insieme ad altri amici – spiega – abbiamo deciso di ricollocarci nell’area dei finiani per ricostruire quel fronte di Destra che Catania ha sempre prediletto. La prossima settimana presenteremo ufficialmente il nostro programma al quale aderiranno altri nomi di spessore». Il consigliere comunale Puccio Lo Rosa non lo dice chiaramente ma da coordinatore di «Generazione Italia», incaricato tra l’altro di raccogliere le adesioni al progetto di Fini, vocifera soltanto che molto probabilmente subito dopo Ferragosto a Catania ci sarà la presentazione ufficiale alla quale si sta lavorando in questi giorni. Per il momento conferma soltanto che sono stati aperti circoli dei finiani a Catania, Acireale, Palagonia, Scordia, Paternò, Giarre, San P. Clarenza e che le adesioni sono numerose. «”Futuro e libertà” punta in Sicilia a una rivoluzione culturale delle persone perbene per forgiare una classe dirigente che punti all’interesse generale» spiega La Rosa che negli ultimi tempi è uno dei più attivi esponenti consiliari a «pungere» il sindaco Stancanelli che deve vedersela al contempo con una maggioranza piuttosto sfilacciata. Si tratta di un messaggio di sfida al Pdl che in questi ultimi mesi ha perso «pezzi» dalla Regione alle singole amministrazioni? La Rosa risponde che l’intento dei finiani non è affatto quello di arrivare a una rottura con i pidiellini, «ma auspichiamo – ha aggiunto – che nel Pdl ci sia un ragionamento che miri a rafforzare l’idea iniziale del partito, cioè quella di creare un grande movimento di centrodestra che si ponesse al servizio del cittadino». A Catania al gruppo dei finiari potrebbero presto aderire anche altri consiglieri comunali, non necessariamente solo dal Pdl Sicilia. E a questo punto sarà utile comprendere da quale area provverranno e quali assetti nuovi verranno a crearsi in un’assemblea che da tempo è scossa da numerosi «rumors».

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