fonte: Salvo Sidoti su La Sicilia di oggi

In otto dentro una Fiat «Punto». Gli agenti del commissariato di Polizia di Adrano li hanno contati bene: erano appunto in otto (cinque adulti, tre minori) dentro un’utilitaria.
Girovagavano intorno alla mezzanotte di ieri nelle campagne di Adrano, lungo la strada di contrada Contrasto
nei pressi dell’ex centrale solare. Avrebbero dato ai poliziotti spiegazioni poco credibili sulla loro “massiccia” presenza in auto in quella specifica zona, la situazione è poi degenerata quando gli agenti hanno contestato al conducente infrazioni al codice della strada e quando, in commissariato, due degli otto passeggeri, si sono rivolti violentemente contro i poliziotti: alla fine il bilancio è di un arresto e di una denuncia a piede libero per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento di edificio pubblico.
L’episodio è scaturito da una segnalazione relativa ad un furto di cavi elettrici. Giunta sul posto, una Volante ha incrociato la «Punto» che è stata poi bloccata: “liberata” dagli 8 occupanti, l’auto è stata perquisita ma con esito negativo: nessuna presenza di cavi elettrici. Accertate invece infrazioni al codice della strada, tra cui l’assenza della copertura assicurativa del veicolo. Ma quando il conducente è stato informato delle sanzioni previste, la passeggera, una 30enne, ha protestato vivacemente. Poi in commissariato, durante la stesura dei verbali, è accaduto che un altro passeggero, un 23enne, ha inveito contro i poliziotti con gravissime minacce e, avanzando provocatoriamente verso i poliziotti. Non sarebbero mancati spintoni. La donna ha danneggiato, con violenti calci, la porta dell’ufficio. Per il 23enne è scattato l’arresto, per la donna la denuncia. L’auto è stata sequestrata.
Intanto ieri sera, durante il consiglio comunale, mentre tutti i consiglieri di maggioranza hanno, mediante un documento comune, condannato gli ormai tristemente noti fatti della scorsa settimana, il gruppo di minoranza del Pdl ha chiesto ufficialmente, anche a nome di chi si era espresso a favore dei manifestanti (dichiarando di farsene portavoce!), di convocare “il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”, organo deputato ad occuparsi della situazione di “costante e straordinaria emergenza” in cui versa Adrano. C’era bisogno di questa ennesima dimostrazione per accorgersene? Sperando che non si tratti di una posizione strumentale, finalmente TUTTI riconoscono che c’è un’emergenza legalità ad Adrano. Questo, considerato il contesto, è già un successo e può rappresentare un punto di partenza per riaffermare la più semplici nozioni di legalità nella nostra comunità.
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