Dovremmo, collettivamente, tracciare un percorso su come e dove saremo tra dieci anni. Questa città è di fronte (o dentro?) ad un baratro e si salva soltanto con gente talentuosa. Non con la spartizione a cui molti, sottotraccia, lavorano da mesi. 

per il sitoIn che condizioni si trova Adrano? E’ questa la domanda che chi aspira a governare la città dovrebbe farsi. E non ci riferiamo solamente al degrado urbano, ormai giunto all’irreparabile, ma anche e soprattutto a quello sociale ed occupazionale. Nonostante i timidi tentativi di risveglio, non è rimasto più nulla, nulla per i giovani, nulla per gli adulti, nulla per gli anziani. Adrano si è spenta così, tra una festa e l’altra, in declino, con i botti altisonanti di una festa qualsiasi. Un temporale ha trascinato via l’ormai labile strato d’asfalto che ricopriva le sue strade, già rattoppate tra un acquazzone e un altro. Poi basta.
Non c’è politica che tenga, non c’è maggioranza né opposizione. Cambiano i musicisti ma, nonostante gli sforzi (di pochi), la musica è sempre quella: una marcia funebre, che accompagna la politica, l’economia, la cultura, la vita di tutti i giorni e qualsiasi cosa possa classificarci come un popolo civile.
Non scriveremo però l’ennesimo “elogio al contrario” per una città in pezzi.
Tenteremo di produrre, nella speranza di riuscirvi, un appello per una comunità che si gioca le ultime carte per il proprio rilancio.
In molti si chiederanno quali possano essere le speranze per una città in cenere. Noi crediamo che, sotto quella cenere, qualcosa ancora arda: sono i giovani che si impegnano, che studiano, che hanno voglia di fare e di lavorare, che credono in un cambiamento.
E’ un’esortazione nei confronti di chi, avendone le capacità, abbia voglia di spendersi per la propria città. E’ un invito ai giovani concittadini perché scendano in campo per il prossimo Consiglio, in modo da determinare quello slancio necessario per una città altrimenti destinati al baratro.

Tanta, troppa incompetenza viene puntualmente presentata agli elettori come “il nuovo”. Che significato ha la parola novità se poi ci troviamo a recriminare ancora su quanto non è stato e non sarà fatto nella nostra città?
Non ci rivolgiamo pertanto a politicanti dai “volti giovani” ma a chi vive Adrano nel quotidiano, a chi è in grado di poter rispondere alle istanze della collettività, in grado di agire anteponendo gli interessi della città e dei cittadini ai propri.
La speranza è che, attraverso i mezzi di comunicazione che oggi abbiamo a disposizione, si riesca a sensibilizzare la città in merito alla necessità di scegliere persone preparate, con titoli di studio adeguati, in grado di gestire le questioni più importanti con TRASPARENZA e DECISIONE, talvolta anche con decisioni impopolari. Adrano necessità di competenza e professionalità!
L’attenzione è centrata sul Consiglio, perché da quei banchi emerge una rappresentazione quanto mai veritiera della nostra classe politica e dei suoi fallimenti. Tra quelle mura si dovrebbe discutere delle proposte per la città, elaborate in quelle famigerate Commissioni. Alla luce di quanto emerso in questi anni, quel condizionale è amaro e quanto mai d’obbligo.
Iniziamo, dunque, con l’intendere la politica in maniera differente, in modo programmatico, con un impegno costante, basato su una concreta volontà di mettersi al servizio della comunità, a prescindere dal colore politico.
Basta con chi si candida per fare numero o nella speranza di entrare in Consiglio per raggranellare, gettone su gettone o rimborso su rimborso, uno vero e proprio stipendio.
L’impegno per la comunità è qualcosa che va oltre i partiti, oltre lo schema destra-sinistra dal quale molti (anche se in numero sempre minore) risultano ancora condizionati.
Fermiamoci un attimo a pensare. Ci renderemo conto di come un buon amministratore, negli anni, non venga ricordato perché di destra o di sinistra, ma perché prima di tutto, ha ben governato.
L’attuale contesto politico adranita pullula di associazioni dalle quali, nel prossimo futuro, è lecito attendersi una discesa in campo, con la costituzione di uno o più movimenti civici. Chi ha a cuore le sorti della città si organizzi contrapponendo, al contesto attuale, una proposta che sappia di crescita, sia economica che sociale.
A condizione di straordinaria emergenza come quella attuale, deve corrispondere uno straordinario impegno della classe dirigente!
Non si può più stare dietro le quinte! La vera classe dirigente di questa città scenda in campo nella costruzione di un “patto per il bene comune”, un patto per il buon governo della città e del suo territorio. Un patto che veda attorno a un tavolo forze politiche e di governo, forze sane, imprenditoriali e sociali, tutte mosse dall’unico interesse del “bene comune” e non da tattiche di retroguardia, risse tra fazioni o personalismi.
ObBiettivo Adrano, coerentemente con quanto affermato anche in passato, è disponibile e pronta al confronto di idee e proposte. Non vogliamo che il tempo passi e Adrano cada, ancora di più, inesorabilmente, nel baratro.
Un cambiamento, in meglio, è possibile. NOI CI CREDIAMO!