Questa nostra storia ha un prologo. Siamo nel lontano 2004. Padre Pio da Pietrelcina (morto nel 1968) è già stato canonizzato da un paio d’anni da Giovanni Paolo II (al secolo Karol Józef Wojtyła), che in quell’anno vive il suo 27° anno da pontefice della Chiesa cattolica e, da circa un anno, ha anche proclamato “Beata” Madre Teresa di Calcutta (al secolo Anjeza Gonxhe Bojaxhiu).
Ora spostiamoci a Biancavilla, ridente cittadina del Parco dell’Etna, che a quel tempo aveva come sindaco il Prof. Mario Cantarella. Quest’ultimo, con la sua amministrazione, aveva deliberato un contributo, sotto forma di borsa di studio, pari a ben 100 (cento!) euro per gli studenti delle scuole medie inferiori che l’anno precedente si erano “licenziati” con la valutazione di “ottimo”.
Dopo questo breve prologo, ci addentriamo nel cuore della storia. Il caso vuole che quell’anno tra i “licenziati” delle scuole medie biancavillesi, ci fosse un giovane che, lungi dal prendersi troppo sul serio, con un’atavica ed ereditata vena da giornalista, già da allora contro le tirannidi, denunciava delle presunte irregolarità nell’assegnazione degli “ottimo” (leggi). Lo faceva, esprimendo a chiare lettere il proprio disgusto e affermando che, tra gli assegnatari delle borse di studio, più che ragazzi meritevoli, vi fossero molti “raccomandati”, “figli di papà”. Ma nella breve filippica del nostro baby giornalista è il climax finale quello che si erge a più vasti orizzonti, il più meritevole di attenzione perché, abbandonando il campo della polemica, racchiude in un sol verso una riflessione sociale che mira a colpire anche il più arido degli animi:
“…un consiglio agli studenti che conseguiranno la licenza media quest’anno: cercatevi qualche Santo in paradiso, altrimenti siete fregati!”.
Più che un verso, una vera e propria sinfonia di amaro sarcasmo: ragazzi, non pensate di impegnarvi o a studiare, è tutto inutile! L’unica cosa che serve in questo mondo è riuscire a trovarsi un “Santo in paradiso”.
Certo, l’amarezza è tanta e raggiunge vette inesplorate. Fa male leggere di un giovane già deluso dalle ingiustizie della società.
Adesso facciamo un salto in avanti nel tempo. E’ appena iniziato il 2012: nelle vicende di San Pio e di Madre Teresa non ci sono particolari novità, ma nel frattempo Giovanni Paolo II è morto (2005) ed anche lui è stato proclamato Beato (2011). Tornando alla sempre ridente Biancavilla, il sindaco non è più il Prof. Cantarella, ma il Dott. Pippo Glorioso, ed il nostro baby giornalista è cresciuto e… Sorpresa delle sorprese, è riuscito a risollevarsi dall’amarezza delle delusioni passate, trovando il proprio santo in paradiso, al costo (per le tasche dei contribuenti) di soli tremila euro al mese (3000!).
Nell’attesa che si decida a “licenziarsi” (leggasi dimettersi), Vi invitiamo ad indovinare chi è il suo “santo in paradiso”. NOTA BENE: Non lasciatevi ingannare, alcuni indizi (delibere) tra le mani dei santi potrebbero risultare fuorvianti!

A- PADRE PIO DA PIETRALCINA (clicca)

B- MADRE TERESA DI CALCUTTA (clicca)

C- KAROL WOJTYLA (clicca)

D- SAN PIPPO DA BIANCAVILLA (clicca)









In palio, stavolta, una borsa di studio!
—-> http://obbiettivo-adrano.blogspot.com/