I Consiglieri Mannino e Monteleone decisivi nel mantenere il numero legale. Approvate aliquote TASI (1 per mille) e IMU (10,5 per mille).

fotoIeri sera è tornato a riunirsi il Consiglio Comunale di Adrano per la trattazione dei 7 punti all’ordine del giorno, tra cui le aliquote TASI ed IMU. In avvio di seduta, è arrivato l’annuncio ufficiale dell’uscita dalla maggioranza dei Consiglieri del gruppo consiliare dei Democratici riformisti per la Sicilia, Pulvirenti e Cusumano (vedi nota a lato), che hanno anche richiesto l’uscita dalla Giunta comunale del proprio assessore di riferimento, Brenda Scarvaglieri che, per adesso, rimane al proprio posto.

Aboliti (con una presunta conferenza dei capigruppo che sa tanto di colpo di mano) i preliminari, è stata la volta delle interrogazioni (questione rifiuti, randagismo, adeguamento gettoni di presenza, caserma dei Vigili del Fuoco, etc), con i Consiglieri di opposizione protagonisti.
In merito alla surroga dei componenti delle Commissioni Consiliari Permanenti, Anna Bulla sostituirà Zignale in I Commissione, mentre Pulvirenti in VI. Rinviato il punto sulla verifica delle aree da destinarsi a residenza (sembra mancasse un parere tecnico). Approvata la presa d’atto sullo squilibrio finanziario, il Regolamento per l’applicazione della IUC e la determinazione delle tariffe TASI e IMU. In merito a questi ultimi punti, l’opposizione, compatta, ha abbandonato l’Aula, costringendo la “maggioranza”, composta da 14 consiglieri (su 30), a far venire a galla il vero “inciucio” delle ultime ore: il sostegno di Mannino e Monteleone a quella che si presenta come una coalizione assai eterogenea. Regolamento IUC, aliquote TASI (che dovranno pagare anche i possessori di prime case) e IMU approvati, dunque, con 14 voti favorevoli e 2 astenuti, Mannino e Monteleone, la cui presenza in Aula è risultata determinante per non far venir meno il numero legale.

Per la Tasi, l’aliquota applicata è dell’1 per mille solo per l’abitazione principale. Per l’Imu mantenuta l’aliquota del 10,50 per mille (sulle seconde case) ed è stata inserita una agevolazione: l’aliquota scende all’8,50 per mille per gli immobili con relative pertinenze assegnate ai parenti fino al I grado.

L’ultimo punto, riguardante la problematica delle tariffe Acoset, proposto dai Consiglieri Leocata e Petralia, con richiesta di revoca della delibera (datata 30 settembre 2013) che aveva determinato la rimodulazione delle tariffe, ha visto il voto favorevole di tutti i Consiglieri Comunali presenti.