«I bambini promotori e protagonisti della promozione della propria salute attraverso stili di vita corretti e salutari»: è stato questo l’obiettivo del progetto promosso dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania e inserito nelle aree tematiche di “Guadagnare Salute” e nel “Progetto di Prevenzione Regionale del soprappeso e dell’Obesità”. Un’iniziativa giunta alla sua conclusione, che è stata premiata dal Formez come esperienza di buona pratica attraverso un approccio intersettoriale delle comunità locali.
Lo scorso 11 maggio, presso la sede dell’Asp Catania, il direttore generale Giuseppe Calaciura e il direttore del Sian (Servizio igiene alimenti e nutrizione) Elena Alonzo, hanno presentato il risultato finale del percorso sanitario “Una rete istituzionale al servizio dell’educazione alimentare”, che – coinvolgendo nella sua fase sperimentale il territorio del distretto sanitario di Adrano (Adrano, Biancavilla e S.M. Licodia) – si è sviluppato lungo due linee operative: una di prevenzione individuale, condotto in collaborazione con i pediatri di libera scelta, e una di prevenzione collettiva.
«Se da un lato i pediatri hanno provveduto a rilevare i dati antropometrici dei bambini, a codificare gli stati morbosi associati o mediati dall’alimentazione e sedentarietà, a prendere in carico direttamente i bambini a rischio o indirizzarli verso l’ospedale di Biancavilla con procedura diretta ed esenzione ticket – ha spiegato Calaciura – somministrando ai soggetti in sovrappeso questionari su consumi e abitudini alimentari e attività motoria; dall’altro è stato avviato nelle scuole il concorso “La ricetta della salute della nonna” con il quale gli alunni delle scuole di Istruzione primaria e Secondaria di primo grado di Adrano sono stati invitati a riscoprire, in collaborazione con le nonne, ricette della tradizione locale appetitose e salutari».

Il concorso prevedeva la valutazione delle ricette da parte di una giuria composta da tre gruppi di esperti: il Sian per la valutazione nutrizionale, cuochi di scuola alberghiera di Randazzo per la valutazione tecnica della ricetta e il commendatore Pino Correnti, presidente onorario dell’Unione regionale cuochi siciliani per valutare l’aderenza della ricetta al territorio locale: «Al termine della selezione – ha sottolineato la dott.ssa Alonzo – sono state individuate 160 ricette per la realizzazione di un volume unico nel suo genere, perché in collaborazione con l’Aic Sicilia Onlus (Associazione italiana celiachia) si è pensato di aggiungere sostituzioni e suggerimenti per rendere i singoli piatti adattabili all’alimentazione senza glutine per i soggetti celiaci».
Un modo originale per trasmettere alle nuove generazioni la necessità di adottare abitudini alimentari più regolari e durature nel tempo, mescolando il dovere al piacere di sperimentare e confrontarsi con gli anziani, che hanno molto da raccontarci e tramandare, anche in fatto di cucina.
«Tale volume – ha continuato la Alonzo – sarà distribuito il 18 maggio a tutti gli alunni delle scuole che hanno partecipato, alla presenza di alcuni ristoratori del comune di Adrano che hanno aderito al progetto. A questi ultimi è stato proposto di avviare una collaborazione con il Sian e l’Unità Operativa di Igiene Pubblica di Adrano per l’utilizzo del sale iodato sia nelle cucine che a disposizione dei consumatori; per l’inserimento nei propri menù di alcune ricette proposte nel “Ricettario della salute della nonna”, con i suggerimenti per i soggetti celiaci; per l’utilizzo di pietanze destinate ai soggetti diabetici, realizzate con il progetto “Sapori e Salute in Tavola” in collaborazione con la Takeda Italia».

Alla conferenza stampa di presentazione del volume erano presenti anche il presidente regionale dell’Associazione italiana celiachia Fabio Leone, la referente provinciale dell’Ufficio scolastico regionale, Angela Rapicavoli e il dirigente medico del Sian, Patrizia Pisana.

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