Catania. I protagonisti del giorno sono senz’altro loro, i nuovi treni “Vulcano” inaugurati questa mattina, ma l’attenzione è rivolta anche al futuro dell’azienda: FCE come cambierà la mobilità nell’area metropolitana di Catania?

Sicuramente i quattro nuovi treni rappresentano un salto di qualità nell’offerta dell’azienda. I dirigenti della Circumetnea hanno oggi sottolineato che nei piani aziendali vi è un potenziamento della tratta Catania – Adrano e Catania – Randazzo (aumenterà il numero di corse) per ciò che riguarda la ferrovia e della tratta Randazzo – Riposto per il trasporto su gomma.

Ferrovia. Il 2015 si chiude in bellezza per l’azienda: è stato finalmente ultimato l’ammodernamento della tratta Adrano – Paternò (luglio 2015) e sono arrivati i quattro treni “Vulcano” che ringiovaniscono un parco mezzi con un’età media di 45 anni. Nei prossimi mesi si prevede, grazie a dei fondi regionali, l’acquisto di ulteriori tre vetture. Per il 2016 l’attenzione sarà rivolta alla metropolitana: a giugno è infatti prevista l’inaugurazione delle nuove stazioni  Nesima, San Nullo, Cibali, Milo, Giovanni XXIII, Stesicoro. Non sono da escludere ritardi a questo programma, ma oggi è stato preso il massimo impegno affinchè si rispetti. La stazione Nesima, inoltre, diventerà il nuovo punto nevralgico della mobilità catanese: sarà a Nesima che le littorine si fermeranno, permettendo ai pendolari un interscambio con metropolitana o bus urbani. Il Direttore Generale FCE, Alessandro Di Graziano, ha anche promesso l’attivazione del servizio domenicale per la metropolitana, dall’apertura della tratta, e per alcune corse extraurbane (con partenza da Randazzo o da Adrano), una delle attuali maggiori carenze che la Circumetnea si porta dietro.

Non vanno dimenticate le automotrici ADE degli anni ’60, completamente restaurate dagli operai dell’officina della Ferrovia Circumetnea. Oggi è stata consegnata la terza delle quattro oggetto di revamping. La quarta ed ultima, invece, sarà concepita con un’ottica cicloturistica: avrà maggiore spazio per le bici e un’area arredata con monitor e servizi utili alla realizzazione di conferenze ed eventi itineranti, da adoperare soprattutto nella tratta Randazzo – Riposto.

Bus. Il parco mezzi, nel 2014, si era arricchito di 39 nuovi bus che hanno notevolmente aumentato la qualità del servizio ed il comfort per i viaggiatori. Nel 2016, se non vi saranno intoppi, potrebbero arrivare ulteriori 10 nuovi bus. Con l’entrata a regime della tratta ferroviaria Randazzo – Catania e della linea metropolitana Nesima – Stesicoro il servizio su gomma sarà completamente rivoluzionato e finalizzato a portare i pendolari dai centri cittadini alla linea ferrata e viceversa. Diminuiranno drasticamente gli autobus che percorreranno la città di Catania.

Abbiamo, infine, sollecitato il Direttore Generale Di Graziano sulla questione puntualità, strappando la promessa di un forte impegno nei prossimi mesi volto a limitare i ritardi e le scarse coordinazioni, nella tratta ferroviaria, tra le coincidenze (causa di inutili perdite di tempo in diverse corse giornaliere). Non vi sono, almeno per il momento, grandi aspettative sulla riduzione dei tempi di percorrenza che dovrebbero stabilizzarsi, nel tratto Adrano – Catania, in 55-60 minuti.

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Dario Lazzaro via lagazzettacatanese.it