Ormai da anni insegnanti, esperti, consulenti e che più ne ha più ne metta, non fanno che ripetere quanto sia importante la conoscenza delle lingue straniere per poter facilitare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. In una società come quella in cui viviamo, globalizzata e aperta allo scambio, è impensabile non prestare la giusta attenzione allo studio delle principali lingue straniere: solo attraverso la conoscenza possiamo essere davvero liberi di viaggiare e migliorare noi stessi. È proprio per aumentare le capacità individuali di ogni singolo studente che sono state pensate la varie azioni mirate del Piano Operativo Nazionale (PON) – Competenze per lo sviluppo, che grazie ai finanziamenti dei Fondi Strutturali Europei (FSE), permette alle scuole che ne fanno richiesta di attivare una serie di attività volte al potenziamento delle abilità degli studenti in svariati campi, tra cui anche quello linguistico.

Grazie a questi fondi due scuole come il liceo Giovanni Verga di Adrano e l’istituto comprensivo Don Milani di Paternò sono riuscite, a cavallo tra lo scorso e l’attuale anno scolastico, ad offrire ai loro studenti la possibilità di poter frequentare, gratuitamente, dei corsi di lingua supplementari rispetto alle ore di lezione previste nei piani di studi. Si tratta di corsi da 50 ore, suddivise in 35 ore con un insegnante italiano e 15 ore con uno madrelingua, il cui scopo non è soltanto quello di implementare le competenze degli studenti, ma anche di fargli ottenere una certificazione riconosciuta a livello internazionale, che non solo attesta quanto appreso ma può anche essere spesa come una carta in più sia durante la carriera accademica che in quella lavorativa.

«Sono del parere che certificare le competenze acquisite dai nostri studenti sia il minimo che una scuola possa fare – ha spiegato il prof. Vincenzo Spinella, che da quest’anno ricopre il ruolo di Preside sia al liceo Verga di Adrano che all’istituto Don Milani di Paternò – perché per quanto in molti si ostinino a negarlo, possedere “un pezzo di carta” che attesti i tuoi risultati è ancora fondamentale. Quando questi ragazzi dovranno compilare il proprio curriculum vitae potranno inserire anche le certificazioni linguistiche conseguite durante gli anni che hanno trascorso sui banchi, e questo potrà sicuramente tornargli utile. Questo tipo di progetto, inoltre, acquisisce un valore ancora maggiore se si pensa che questi certificati possono essere utilizzati non solo in Italia ma anche all’estero. Sono quindi molto orgoglioso – ha concluso il Preside Spinella – di poter offrire ai miei studenti la possibilità di migliorare il loro curriculum e di farlo senza dover chiedere alle famiglie di pagare neanche un centesimo, quando invece un percorso di questo tipo richiederebbe loro una spesa non indifferente».

Si tratta di un’iniziativa che coinvolge circa 200 alunni, tra i due istituti, e che ha visto l’attivazione di corsi di lingua inglese, francese e spagnola. Per quanto riguarda la lingua inglese, l’istituto Don Milani ha attivato un corso di livello B1 (Preliminary English Test – PET), mentre il liceo Verga ha attivato 2 corsi di livello B1 e un corso di livello B2 (First Certificate in English – FCE). Entrambe le scuole hanno organizzato un corso di lingua francese livello B1 (Diploma di Studi di Lingua Francese – DELF), mentre soltanto il liceo Verga ne ha attivato uno di lingua spagnola di livello B1 (Certificado Inicial de Español – CIE).

«I ragazzi sono davvero motivati – ha commentato la prof.ssa Caterina Cutrona, una delle docenti che segue gli studenti del liceo Verga di Adrano – e si impegnano con giudizio e costanza. Per loro venire a scuola anche il pomeriggio è senza dubbio un sacrificio, ma vedo che per loro non è un problema perché sono consapevoli che ciò che stanno facendo va tutto a loro vantaggio. Per non pesare sulle loro menti un po’ stanche dopo lo studio mattutino, io e gli altri insegnati, cerchiamo di diversificare il più possibile le lezioni per renderle differenti rispetto a quelle che vengono proposte loro dagli insegnanti che li seguono durante l’anno scolastico. E poi avere la possibilità di interagire con un insegnante madrelingue è per loro una preziosa fonte di apprendimento».

In cosa consistono esattamente gli esami che gli studenti devono superare per ottenere la certificazione? Prendiamo come esempio il Certificado Inicial de Español (B1) che attesta un dominio della lingua spagnola sufficiente per districarsi in situazioni che richiedono un livello di comunicazione elementare. L’esame per ottenere questo certificato è costituito dalle seguenti prove: comprensione del testo scritto, produzione scritta, comprensione orale, grammatica e vocabolario, produzione orale. La prima prova comprende due tipologie di esercizi: rispondere a domande a scelta multiple, basate su testi informativi, selezionando la risposta adeguata; selezionare alcune informazioni da un testo partendo da una serie di domande. La seconda prova consiste nella redazione di testi brevi e semplici di carattere pratico, quali note, avvisi, ecc. La terza prova prevede l’ascolto di dialoghi semplici o informazioni registrate e la selezione delle risposte adeguate ai quesiti posti durante l’ascolto. La quarta prova comprende tre tipologie di esercizi in cui bisogna collegare frasi diverse alle situazioni corrispondenti; localizzare, in varie frasi, le parole o espressioni non adeguate al contesto; completare un testo scegliendo l’opzione corretta. L’ultima prova, infine, consiste in un colloquio orale durante il quale, dopo aver studiato una storia a vignette e una scheda con la descrizione della situazione, bisogna parlarne e descriverla. Salvo alcune minime differenze, anche gli esami dello stesso livello nelle altre lingue sono strutturati allo stesso modo e a prescindere dalle specificità di ogni singola lingua hanno lo scopo di testare le capacità di comprensione e di produzione in situazioni di ogni genere, proprio come la preparazione avviene attraverso lo studio di un lessico, e di un utilizzo della lingua, che possa essere sfruttato in più contesti.

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