“E’ stata una ‘bomba’ aerea chiamata ‘variante’ lanciata contro la collina della musica del Giardino Bellini a provocare l’ enorme cratere devastando il lato sud-ovest della stessa? Da notizie apprese dietro tale deprecabile ‘atto di guerra’ che ha deturpato e stravolte, speriamo non in modo irreversibile, la parte ottocentesca del Giardino Bellini ci sarebbe la mano o meglio la firma ad una variante (che sarebbe stata presentata a tempo scaduto visto che i lavori avrebbero dovuto essere completati entro il 2008 mentre la variante sarebbe stata approvata nel 2010) al progetto di riqualificazione finanziato dall’Unione Europea presentato dal Comune e avallato dalla Sovrintendenza. Progetto che peraltro era stato concordato e riprogettato (visto che la prima stesura era a dir poco devastante, aspetto comunque riproposto con più accanimento) grazie, forse la prima volta nella storia della città, alla collaborazione tra Coordinamento di associazioni per la salvaguardia della villa Bellini e l’amministrazione pro tempore e grazie alla volontà politica dell’allora Sindaco Scapagnini. Potrebbe essere questa la trama di un film ambientato a Catania durante la seconda guerra mondiale, guerra che peraltro ha danneggiato parte del centro storico ma ha risparmiato tra l’altro anche il Giardino Bellini. Ma tale atto insensato e illegittimo (a nostro avviso perfino illegale in quanto si scontra con il Codice dei Beni Culturali e paesaggistici e con il fatto che il Giardino Bellini è considerato un monumento vivente) e di distruzione di un bene culturale vanto della città da oltre un secolo e considerato uno dei più belli in Europa. Eppure il Comitato SOS Giardino Bellini ha più volte, e non si stancherà di farlo in ogni ambito, denunciato tale scempio istituzionale (oltre al fatto che i soldi sono stati spesi senza che siano stati completati i lavori in appalto, Casina e il labirinto ipogeo del Principe Biscari, fruibile fino a qualche decennio fa) forse sbagliando visto che sia il Comune che la stessa Sovrintendenza (questa più disponibile ha dichiarato al Comitato di non avere mai dato il suo beneplacito alla fine dei lavori anche in quanto non richiestogli, altro aspetto che la dice lunga sulla trasparenza dei lavori) di fatto non hanno mosso un solo dito per fare chiarezza su tale atto, sempre a nostro avviso, di puro vandalismo istituzionale. Il Comitato ha anche chiesto inoltre l’istituzione di una Commissione d’inchiesta amministrava sia al precedente Sindaco Stancanelli (bocciata dallo stesso e dal Consiglio comunale a seguito di votazione) che al Sindaco Bianco appena dopo il suo insediamento, questa rimasta fino ad oggi senza risposta.

Adesso il Comitato SOS GIARDINO BELLINI ritorna, come sempre con la forza della legalità e dell’amore verso i monumenti della città, a tale inaccettabile scempio per chiedere pubblicamente e formalmente alle istituzioni direttamente responsabili(Comune e Sovrintendenza di Catania i quali “hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza” art. 30 Codice Beni Culturali). che la voragine della collina sud sia ricoperta (eliminando quell’obbrobrio di galleria di cemento e di tutte le altre provvisorie strutture inguardabili) e siano ripristinati i luoghi così come conservati amorevolmente per oltre un secolo dalla sua inaugurazione pubblica avvenuta nella seconda metà dell’800″.

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FONTE & CREDITS FOTOhttp://catania.livesicilia.it/2014/04/13/deturpata-la-villa-bellini-subito-uninchiesta_289066/