Con la recente nomina del direttore generale dell’Asp, Giuseppe Giammanco, i vertici aziendali stanno procedendo ad attuare gli atti necessari per il riordino della rete ospedaliera e della pianta organica. A tal proposito si susseguono gli incontri tra i vertici dell’Asp e la deputazione regionale e nazionale eletta nel territorio del catanese. Così Concetta Raia e Luisa Albanella, rispettivamente deputata regionale e nazionale del Partico Democratico, nonché Angelo Villari, assessore comunale, hanno avuto un faccia a faccia proprio con Giammanco. Presente all’incontro il sindaco di Biancavilla Pippo Glorioso.

«Abbiamo voluto incontrare il neo direttore dell’azienda provinciale – ha detto la deputata Raia – per rappresentargli la necessità di predisporre tutti gli atti che mirino ad una valorizzazione e potenziamento complessivi degli ospedali del territorio, come Paternò, Biancavilla, Caltagirone, Militello, Bronte, Giarre e Acireale».

I parlamentari si augurano quindi che si mettano in atto le azioni necessarie per rendere le strutture sanitarie catanesi funzionali ed efficienti per il bene sia dei cittadini che per gli operatori della sanità. «Quelli della provincia sono strutture di eccellenza e di riferimento di un ampio bacino di utenza che fanno capo all’Asp – ha evidenziato la parlamentare Albanella – aspettiamo con ansia la prospettata apertura del presidio di Biancavilla». Villari non si scordato di parlare della anomala situazione del «Castiglione-Prestianni» di Bronte.
«Resta aperta la questione dei punti nascita, primo fra tutti quello di Bronte per il quale attendiamo l’esito dell’incontro fissato per la settimana prossima tra l’assessore regionale Gucciardi e la ministra Lorenzin perché il Governo nazionale accordi le deroghe chieste dalla Regione Sicilia». Raia nell’incontro con Giammanco ha parlato anche dell’ospedale San Marco di Librino: «Sollecito il presidente della Commissione Sanità all’Ars a convocare immediatamente i vertici delle tre aziende sanitarie e la Regione perché si definisca l’assegnazione del nascituro ospedale San Marco di Librino al Policlinico-Vittorio Emanuele, così come nei progetti originali, o piuttosto all’Asp, ipotesi che nelle ultime settimane sta prendendo sempre più corpo, in modo tale che le due aziende prescelte, o l’una o l’altra, possano essere pronte ad affrontare l’eventuale gestione del presidio, senza che ciò comporti un depotenziamento del territorio».

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Orazio Caruso via gds.it