“La corretta gestione delle liste d’attesa sono un tema fortemente attenzionato dal Sistema sanitario, affrontabile con successo se tutti gli attori del sistema giocano la stessa partita, nel rispetto dei  ruoli e delle competenze proprie di ciascuno, ricordando a tutti che la nostra Sanità regionale che deve e vuole ancora migliorare è l’ottava del Paese secondo le valutazioni Agenas”. Interviene così il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Giammanco, in merito al dossier di denuncia della Uil sulle liste di attesa all’Asp di Catania.

“Condividiamo l’attenzione che la Uil dedica all’erogazione dei servizi ed alla nostra provincia – continua Giammanco -. È la stessa che da diverso tempo stiamo dedicando noi alla stessa tematica. Va pero considerato che i tempi di attesa reali risultano differenti da quelli riportati nella segnalazione e devono essere valutati anche per “classe di priorità””.

L’Asp riassume in una nota le linee guida regionali e nazionali dei servizi sanitari che prevedono che le prestazioni specialistiche siano offerte all’utenza in un ambito di garanzia.

Le prestazioni possono essere erogate da poliambulatori, PTA, Presidi Ospedalieri o strutture specialistiche convenzionate con l’Asp, raggiungibili dal cittadino con tempi di percorrenza di 45 minuti. Altra importante offerta di Servizi Sanitari viene dalle Aziende ospedaliere.

La prestazione specialistica, in tale ambito di garanzia, viene eseguita rispettando la classe di priorità indicata, nella ricetta, dal medico proscrittore:

  • B (breve: entro 10 giorni);
  • D (differibile: entro 30 giorni per le visite o 60 giorni per gli esami strumentali);
  • P (programmabile: entro 180 giorni).

“Qui nasce una delle prime riflessioni – spiega l’Asp -. La segnalazione di cui parliamo, nella lettura dei dati dell’Azienda sanitaria provinciale, si può immaginare solo per estrema sintesi, non fa differenza fra una risonanza da eseguire in tempo breve (B) e una programmabile (P), non riporta i dati per le urgenze e le differibili e ciò può confondere i lettori”.

Ecco la sintesi dell’Asp:

Per una ecografia mammaria da eseguire in tempi brevi, la lista di attesa è di 7 giorni ad Acireale, di 1 giorno al PTA di Librino; per una RMN, da eseguire sempre con classe di priorità B: 2 giorni al P.O. di Paternò e 1 giorno al PTA di Librino; per un esame audiometrico (B), nessuna attesa al PTA di Acireale, 8 giorni al P.O. di Paternò.

Se leggiamo i 71 giorni di attesa per una visita dermatologica all’Ospedale di Acireale, questi si azzerano per la stessa prestazione al poliambulatorio dello stesso Comune con codice B, dove il cittadino potrà comunque fare la sua visita entro 7 giorni.

Un altro caso: 185 giorni di attesa per una eco mammella, prenotata con codice P, a Librino, in Radiologia. La stessa prestazione, nello stesso poliambulatorio e nella stessa specialistica, ha invece i seguenti tempi di attesa:

classe di priorità D: 10 giorni;

classe di priorità B: 1 giorno.

La prestazione può, inoltre, essere eseguita anche in altri poliambulatori a Catania, con tempi di attesa che a volte sono anche nulli: 0 giorni.

I dati delle liste d’attesa dell’Asp di Catania sono tutti pubblicati sul sito aziendale e tutti i cittadini che lo vogliono possono prenderne visione.

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– Fonte: blogsicilia.it