Il passaggio del testimone in un’atmosfera segnata da episodi di criminalità

L’ennesimo attentato ai danni dell’impresa catanese, G. V. Ecology, che gestisce il servizio di raccolta e smaltimento delle immondizie a Santa Maria di Licodia accende una luce fosca sul fronte-rifiuti che, tra l’altro, sta attraversando un clima di forte incertezza proprio nell’imminenza di un passaggio che non sembra avere trovato unanimi consensi. E’ quello relativo alla cessazione delle competenze degli Ato per fare spazio alle Società per la regolamentazione dei rifiuti, meglio intese con l’acronimo di Srr, attive dal prossimo primo ottobre. In Sicilia saranno diciotto, tre delle quali nella provincia etnea: Catania nord, Catania sud e Catania area metropolitana. Di quest’ultima fa parte metà dei Comuni dell’intera provincia, ben 28 oltre al capoluogo (leggi).
Difficile stabilire con esattezza se i singoli Comuni riusciranno a farsi trovare preparati entro l’imminente scadenza del prossimo 30 settembre, data in cui gli Ato cesseranno la loro fase di gestione ma non di esistere, a differenza di quanto erroneamente, talvolta, si tende a ritenere. La cessazione della fase della liquidazione, infatti, è fissata per il prossimo 31 dicembre ma è facile immaginare che questa data, per una serie di circostanze, comprese le disposizioni del codice civile, non possa essere rispettata. Non sono pochi, infatti, gli esempi di società in liquidazione che continuano a restare in vita, anche per anni, per espletare adempimenti vari.
«Con una società come la nostra che vanta quasi 200 milioni di crediti – osserva Angelo Liggeri, commissario liquidatore di Simeto Ambiente – come si fa ad ipotizzare che possa cessare la propria attività entro il prossimo 31 dicembre? Questa incertezza – prosegue – non è unica quando si parla di rifiuti, considerato che a me non risulta sia stato approvato il relativo Piano d’ambito regionale, anche perché, che io sappia, manca la Valutazione ambientale strategica».

E dal vertice di Simeto Ambiente arriva un commento all’insegna dell’amarezza rispetto all’attentato di ieri. 
«I fatti accaduti a Santa Maria di Licodia – dice Angelo Liggeri – mi preoccupano profondamente. In un momento in cui il sistema è fragile, per la confusione del momento, dettata dal cambiamento in atto, è chiaro che i poteri forti della criminalità organizzata si rifanno avanti. Penso che un sistema integrato possa avere maggior controllo rispetto ad un sistema frazionato. Da mesi, ormai, la gestione del servizio rifiuti a Santa Maria di Licodia non è più sotto nostro controllo».
«Molti altri Comuni – prosegue – si stanno organizzando in forma singola, determinando anche uno scollamento nel progetto di cambiamento in atto. Comprendo la paura del sindaco, le difficoltà di ritrovarsi da solo in questo momento. Per porre rimedio, le Istituzioni, mi riferisco a quella regionale in testa, devono dare una risposta rapida e chiara. Manca meno di un mese alla fine dell’attività decisa per gli Ato senza che le Srr siano entrate concretamente in funzione».
«I sindaci – conclude – continuano ad operare con ordinanze, senza gare d’appalto, con le infiltrazioni criminali che possono trovare in queste condizioni terreno fertile». Forte e chiaro il messaggio lanciato da Angelo Liggeri, capace anche di sottolineare lo stato di difficoltà in cui si trovano ad operare i sindaci. Difficoltà che, talvolta, sono legate anche ai rapporti con le imprese, spesso difficili.
La G. V. Ecology era stata incaricata, con ordinanza del sindaco licodiese Salvatore Mastroianni (motivata da «condizioni urgenti e contingenti igienico-sanitarie»), per espletare il servizio dal 15 luglio al 15 settembre, subentrando alla Caruter, altra impresa che dopo un breve periodo di attività, affidata sempre con ordinanza sindacale, aveva comunicato al Comune l’indisponibilità a proseguire. A pesare nella decisione, con ogni probabilità, un altro attentato subito, che aveva parzialmente incendiato un mezzo: una bottiglia contenente nafta era stata ritrovata nell’abitacolo di un veicolo per la nettezza urbana. Prima della Caruter, il servizio era svolto dalla Dusty, che per anni ha operato a Santa Maria di Licodia.
L’ultimo «conflitto» in ordine di tempo è quello scoppiato a Ragalna, con il sindaco Mario Castro che non ha affatto digerito la convocazione di un’assemblea dei lavoratori della Dusty per la data del 28 agosto, «per l’ennesima volta di mercoledì – dice il primo cittadino ragalnese – proprio quando è prevista la raccolta porta a porta dei rifiuti indifferenziati e in un periodo in cui a Ragalna siamo vivono almeno 16mila persone, compresi i villeggianti». Da qui la decisione di emettere un’ordinanza legata a motivi igienico-sanitari, attraverso la quale è stato dato incarico alla società Ecolandia di «effettuare immediatamente il servizio straordinario di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di raccolta differenziata porta a porta». Il provvedimento resterà in vigore sino al 30 settembre. Poi la «parola» passerà alle Srr e agli Aro.

fonte: articolo di Gaetano Rizzo su La Sicilia del 05.09