Le prossime politiche saranno il banco di prova per le comunali di primavera. Nella provincia etnea si vota per scegliere 26 nuovi sindaci. A Catania la campagna elettorale è nel vivo, nelle altre città è iniziato il toto-candidato 

Si apre una calda stagione elettorale per la provincia di Catania. Oltre all’appuntamento nazionale del 24 febbraio per scegliere la composizione del nuovo Parlamento, in ben 26 comuni è iniziata la campagna elettorale per le amministrative della prossima primavera.
A Catania, Raffaele Stancanelli con lo show mediatico di fine anno, quando ha dichiarato amore alla città e ai catanesi, ha ufficialmente dato il via alla sua nuova candidatura per “continuare il lavoro iniziato cinque anni fa“. Una poltrona che gli sarà contesa, con tutta probabilità, dall’ex inquilino di Palazzo degli Elefanti, il senatore Enzo Bianco. Una candidatura ancora ufficiosa, ma già supportata da diversi movimenti civici. Della partita saranno anche il parlamentare Giuseppe Berretta (in lista per un seggio alla Camera) e l’economista Maurizio Caserta. In questo scenario, il Movimento 5 Stelle, Udc e Grande Sud potrebbero avere in serbo delle sorprese. In ballo anche quel che resta degli autonomisti: chi appoggeranno i lombardiani? Interrogativo che verrà sciolto, forse, dopo le politiche. Gli scenari sono comunque ben delineati e, tranne qualche new entry dell’ultimo minuto, la sfida sarà quella tra presente e passato. Vincerà la continuità o la nostalgica primavera?

Tutto più nebuloso nell’hinterland. A San Gregorio di Catania, il sindaco uscente è Remo Palermo, uomo del Partito Democratico. Ma il centro sinistra deve conservare altre importanti poltrone, come quella di Riposto occupata attualmente da Carmelo Spitaleri. L’unico comune autonomista è il piccolo centro di Sant’Alfio con il sindaco Salvatore Russo. Giarre è una roccaforte importante per i partiti: il posto di Concetta Sodano, sindaco del centrodestra, fa gola a tutti gli schieramenti. Il PdL, in caduta libera di consensi in Sicilia, dovrà cercare di conservare il governo del comune di Randazzo, fino ad ora guidato da Ernesto Alfonso Del Campo. Nel comprensorio delle Aci si voterà ad Aci Sant’Antonio, dove Giuseppe Cutuli, cinque anni fa, fu eletto con la coalizione di centrodestra. I cittadini di Grammichele, nel calatino, saranno chiamati a scegliere il successore di Giuseppe Compagnone (centrodestra). Si vota anche nella capitale delle arance, Scordia: Angelo Agnello, espressione di una lista civica, è il sindaco uscente della città della piana di Catania. A fine mandato anche Enrico Alfio Pappalardo, sindaco di Santa Venerina, piccolo centro conosciuto per i danni causati al sisma del 2002. Filippo Monforte è il sindaco uscente di Mascali, mentre Giuseppe Messina di Trecastagni. Rinnovo anche per i Municipi di altri nove piccoli centri con meno di 10 mila abitanti: Camporotondo Etneo, Castel di Iudica, Maletto, Mineo, Piedimonte Etneo, San Cono, San Pietro Clarenza, Valverde e Viagrande.
A Mascalucia, il sindaco Salvatore Maugeri (Mpa) si è dimesso inseguendo invano la poltrona all’Ars. In lizza per la successione sono già in campo Fabio Cantarella, al momento col sostegno di 4 liste civiche, e Giovanni Leonardi, presidente del consiglio provinciale, transitato dal Mpa all’Udc. Si vota anche a Belpasso, dove il sindaco Alfio Papale si era dimesso per provare a centrare l’elezione all’Ars. 
Adrano è scenario di quello che dovrebbe essere uno scontro quasi epico, con Fabio Mancuso, l’ex sindaco ed ex deputato regionale del Pdl, poi transitato all’Mpa, e l’uscente ex finiano Pippo Ferrante. Elezioni anche a Biancavilla e Gravina di Catania.
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