Adesso, secondo la ricostruzione, dovranno rispondere a un giudice, innanzi a un tribunale i cinque giovani adraniti identificati e denunciati dai poliziotti del Commissariato di Adrano. E per loro, una volta tanto, l’obiettivo della macchina fotografica innanzi alla quale hanno sfilato tutti e cinque – tutti maggiorenni tranne due – non ha scattato le pose di un selfie, ma una foto segnaletica che sarà inserita negli archivi delle Forze dell’ordine: la “cartina al tornasole” del fatto che il loro gesto si è trasformato in un reato, un vero e proprio crimine.

Secondo la ricostruzione della Polizia, i fatti risalgono allo scorso 9 agosto quando due ragazze vennero “agganciate”, all’interno della Villa comunale, dal gruppetto di giovani che avrebbero iniziato con i “classici” inviti ad uscire. Il netto rifiuto delle giovani, entrambe minorenni, ha indispettito i ragazzi che – abbandonata ogni educazione – hanno preso a strattonarle e ad insultarle.

In difesa delle due vittime è intervenuto uno dei genitori che è stato affrontato, da quello che si era ormai trasformato in un branco, a calci e pugni. Solo l’intervento della Volante del Commissariato ha messo fine al pestaggio.

Gli investigatori del Commissariato, a fronte della denuncia sporta dalle vittime, con accurate indagini sono stati in grado di identificare gli autori dell’aggressione e a denunciarli all’A.G.

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Red via cataniaoggi.it