Alessandro Di Graziano, direttore generale di Ferrovia Circumetnea, parla dei passi avanti fatti negli ultimi mesi:  la potenziamento della metropolitana e l’incremento del numero di fermate hanno permesso finalmente di collegare il centro di Catania, Piazza Stesicoro con la periferia, Nesima.

 “Catania – spiega Di Graziano – è la città con il più alto tasso di motorizzazione, più dell’80% degli spostamenti avviene con mezzo privato. Parliamo di 75 mila autovetture ogni 100 mila abitanti. E le soluzioni non sono sempre legate alle innovazioni ma bisogna anche standardizzare.

Questa è una linea che nasce 120 anni fa, e che come dice lo stesso nome, abbraccia l’Etna. Oggi parliamo di 3 milioni di passeggeri così divisi: 698.978 su autotreni, 23 motrice articolata, 10 rimorchiate e 4 diesel (32 stazione e fermate con 110 km di lunghezza della linea); 605.524 su 8 elettrotreni (12 stazione e fermate con 3,9 km di lunghezza della linea) e 1.631.346 su 69 autobus (359 stazione e fermate, con 355 km di lunghezza della linea)”.

Ci sono poi degli ambiti dove si cerca di concentrare gli sviluppi della rete.
“Il primo ambito – afferma Di Graziano – riguarda la realizzazione e l’ammodernamento della tratta Aeroporto-Adrano. Il secondo è l’ammodernamento delle tratta extraurbana Adrano-Randazzo e il terzo è il recupero e la gestione della tratte turistiche”.

“Molto importante – continua – è la realizzazione di grandi nodi di scambio in punti strategici come nei pressi della stazione ferroviaria e vicino al porto. Questo per promuovere una mobilità che sia non solo sostenibile ma anche turistica. [/dc ]

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Ilaria Li Gambi via frepress.it