Un terremoto di magnitudo 4.8 è stato registrato nella zona di Santa Maria di Licodia, in provincia di Catania, con ipocentro a una profondità di nove chilometri. La scossa ha provocato il crollo di cornicioni, nella chiesa del paese e a Palazzo Ardizzone, ex sede del municipio, e di antiche case rurali. Adrano e Biancavilla i paesi maggiormente interessati. Molte persone sono scese in strada e alcune sono rimaste ferite in maniera non grave.

La Protezione civile ha già provveduto a transennare alcune zone nel territorio dei tre Comuni, precisando che non ci sono stati danni strutturali agli edifici. Il sisma è stato avvertito a Catania e in tutta la provincia, otre che a Siracusa, Enna e Messina. I feriti sono stati trasportati presso l’ospedale di Biancavilla, mentre altri cittadini sono stati ricoverati in stato di shock. Dopo la prima scossa registrata intorno alle 2:30, si sono verificate tre repliche di minore intensità.

“La scossa ci ha toccati tutti, ma non facciamoci prendere dal panico”. E’ quanto afferma il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, aggiungendo: “A chi si trova fuori di casa diciamo di evitare di restare in prossimità di balconi e, dunque, di abitazioni. Evitate soprattutto di girare per strada con le automobili. Assieme a carabinieri, vigili del fuoco, polizia, Protezione civile e volontari siamo per le strade di Biancavilla a monitorare la situazione”.

– Fonte: pupia.tv


Lieve scossa a Biancavilla (Catania) di magnitudo 2.3 alle ore 12:21 del 6 ottobre

Un terremoto di magnitudine 2.3 sulla scala Richter, avvenuto alle 12, 21 minuti e 33 secondi di oggi sabato 6 ottobre e registrato ad una profondità di 4 km, come segnala l’INGV, ha interessato la provincia di Catania in Sicilia.
I comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia, Ragalna, Paternò, Belpasso, Centuripe, Nicolosi, Camporotondo Etneo, Bronte, San Pietro Clarenza, Pedara, Motta Sant’Anastasia, Mascalucia, Trecastagni, Misterbianco, Catenanuova, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, Maletto e Viagrande. La Sicilia è l’unica regione interessata con le province di Catania e Enna. La città più vicina al terremoto con oltre 50 mila abitanti è Catania, a 25 Km.

– Fonte:mainfatti.it