Sedi di partito, associazioni e attività commerciali che hanno usufruito di locali in affitto di proprietà del Comune di Adrano e i cui contratti di locazione sono scaduti, dovranno lasciare gli immobili nell’ambito di un piano volto a definire il patrimonio comunale e al «rinnovo dei contratti degli immobili di proprietà comunale». Rinnovo che dovrà avvenire con un nuovo bando e con canoni adeguati ai valori di mercato.
A riguardo la Giunta comunale ha approvato un atto d’indirizzo affinché si proceda in tale direzione. Già partite dal Comune le lettere con le quali è stato espressamente richiesto il rilascio degli immobili entro 30 giorni. Nell’elenco dei locali da liberare c’è anche la storica sede dell’associazione Combattenti e Reduci «Domenico Sanfilippo», dal 1963 ospitata in piazza Maria Santissima Ausiliatrice (simbolico il canone d’affitto). Ma ci sono anche due sedi di partito: Psi e Cdu in via Roma. Nella stessa via anche la Pro Loco.
Nell’elenco anche 5 attività commerciali ubicate in diverse zone del paese.
Dopo 46 anni, dunque, dovranno lasciare i locali di piazza Ausiliatrice i soci dell’associazione Combattenti ed essere trasferite le centinaia di foto di soldati adraniti (affisse alle pareti interne) deceduti in guerra.
Sulla vicenda c’è una dura presa di posizione del Pdl adranita che ha scritto una lettera aperta. «L’intimazione di sfratto all’associazione Combattenti – si legge -rappresenta uno sfregio non solo ad un glorioso sodalizio, quanto alla memoria storica della città. Chi è entrato nella sede non può che rimanere colpito dalle foto di adraniti che per la Patria hanno sacrificato la loro vita. Si tratta delle stesse foto che gli adraniti onorano nel giorno della Commemorazione dei defunti all’ingresso del cimitero. Ha pensato bene, il compianto Cav. Nicola Santangelo, anima indiscussa della sezione “Domenico Sanfilippo”, ad inserire anche i caduti di Nassyria. E’ uno sfregio anche alla memoria dell’indimenticato cav. Santangelo».
Il sindaco Pippo Ferrante a riguardo dice: «Stiamo mettendo ordine nel campo degli immobili comunali. Ce lo impone la legge, dobbiamo mettere un freno ad una situazione degenerata a causa del mancato rispetto di regole del passato. Non si vuole colpire nessuno, tantomeno l’associazione Combattenti che rimane nostro patrimonio storico e per la quale stiamo già pensando a una degna sistemazione».
L’assessore al Patrimonio, Mario Vadalà, parla di «atto dovuto e di adeguamento ai principi in materia indicati dalla giurisprudenza».

SALVO SIDOTI sul quotidiano La Sicilia

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