Si è conclusa oggi dinnanzi la Corte di Appello di Catania, con una sentenza di assoluzione con formula piena, il procedimento giudiziario nei confronti di Giovanni Stancampiano, il 64enne adranita, ex dirigente del Comune di Adrano, accusato di turbata libertà degli incanti, di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e di peculato, nell’ambito della vicenda legata al gemellaggio tra Adrano e Rio De Janeiro in occasione del carnevale del 2002. Nel 2009 Stancampiano venne assolto per il reato di turbata libertà degli incanti e venne dichiarato il doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato di falsità ideologica commessa in atti pubblici. Ma nel processo di primo grado venne condannato per peculato e al risarcimento del danno in favore del Comune. Oggi la svolta, con la Seconda Sezione Penale della Corte di Appello di Catania, che accogliendo l’appello dell’Avv. Giuseppe Lipera, ha modificato la sentenza emessa in primo grado ed, entrando nel merito anche in ordine ai reati estinti per prescrizione in primo grado, ha assolto con formula piena l’imputato da tutti i reati che gli erano stati contestati perché il fatto non costituisce reato. Si chiude cosi la vicenda giudiziaria anche per Stancampiano legata al viaggio in Brasile. Stancampiano che dal 2012 è un impiegato comunale in pensione, commenta con soddisfazione la sua assoluzione con formula piena. “Ho riacquistato quella fiducia nella giustizia che avevo perso dopo la sentenza di primo grado – dice Giovanni Stancampiano – rimane il rammarico perché l’assoluzione poteva arrivare prima ma oggi mi sono ricreduto e l’importante è appunto avere ritrovato la fiducia nella giustizia”
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