Anche il sindaco, Giuseppe Ferrante scende in piazza, con l’annuale comizio, per fare il punto della situazione circa la sua attività amministrativa. Un comizio (dal titolo non casuale: “Come salvare Adrano da Mancuso”) durate il quale ha anche risposto a quanto affermato settimana scorsa dall’ ex sindaco ed ex deputato all’Ars Fabio Mancuso (che dal canto suo aveva intitolato il suo spazio in Piazza Umberto: “Come salvare Adrano”) che non aveva rinunciato a polemizzare con il sindaco e la sua squadra di assessori, intervenendo anche sui presunti bilanci falsi del Comune. Abbiamo incontrato il sindaco Giuseppe Ferrante e con lui abbiamo discusso, tra gli altri, della posizione debitoria dell’Ente, per circa 15 milioni di euro, con la società Enel Sole e i bilanci comunali…
“È una mia abitudine ogni anno, così come prescrive la legge alla fine, relazionare sulla mia attività amministrativa, ritengo di avere un forte senso del dovere istituzionale pertanto non succede mai che il sottoscritto è assente in un Consiglio comunale e nello stesso tempo, ormai sono sette anni, mi confronto con la cittadinanza per fare una relazione sull’attività amministrativa”.
-Parliamo quindi dell’attività amministrativa dell’ultimo anno, si è parlato ad esempio delle riqualificazione delle scuole o dell’area mercatale (G.A.L. Etna).
“Abbiamo ottenuto un grande successo, era un impegno che mi sono assunto in campagna elettorale, era quello di ristrutturare le nostre scuole che sono particolarmente vecchie e dove non c’era manutenzione da decenni, era chiaro che bisognava dedicare particolare attenzione. Siamo riusciti attraverso una progettazione in sinergia con i presidi degli istituti ad ottenere ben cinque finanziamenti dal ministero, finanziamenti da 350 mila euro, che ci stanno mettendo in condizione di poter dare sicurezza alle nostre scuole. Oltre questi cinque finanziamenti siamo intervenuti su una sesta scuola che era scoperta e abbiamo anticipato noi come Comune le somme e poi stiamo intervenendo anche nel nostro asilo nido anche lì con un finanziamento da 350 mila euro; quindi alla fine di questa estate saremo in condizione di consegnare le scuole in una situazione certamente migliore sul piano della sicurezza”.
-Un comizio che lei ha ironicamente intitolato “Come salvare Adrano da Mancuso”, perché?
“Perché chiaramente gli avversari politici si mettono sempre in una posizione di salvatori della patria, ma hanno avuto grandi occasioni per poterlo fare ma anzi hanno peggiorato notevolmente la situazione. Devo dire che i sindaci di quest’ultima generazione sono sindaci per bene che affrontano con grandi difficoltà questo momento sul piano economico particolarmente difficile. Se siamo in una situazione di difficoltà lo dobbiamo sicuramente a gestioni del passato e questo vale per il Comune, per la Regione ed anche forse per il Governo”.
-Durante il comizio ha risposto a quanto detto su di lei da Fabio Mancuso la scorsa settimana, ha risposto anche in relazione alla questione dei circa 15 milioni di euro di debiti del Comune con l’Enel Sole, la situazione?
“Abbiamo fatto chiarezza, ci sono degli atti e un’indagine della Procura del passato che spiega come questo contratto era uno dei classici contratti capestro che l’amministrazione ha risolto perché quest’anno abbiamo interrotto questo contratto che ha messo in grossa difficoltà il nostro Comune. Noi siamo in buona fede assoluta, abbiamo lavorato per difendere la città tant’è vero che da quest’anno non pagheremo più 2 milioni e 200 mila euro, che è una cifra fuori mercato poi, ma pagheremo meno di 1 milione di euro con un risparmio notevole per la città. Il paradosso quel è? Che colui che ha provocato questo danno ha anche il coraggio di accusare gli altri”.
-Lei sottolineava che questo contratto dalle cifre esorbitanti è stato stipulato da Mancuso che adesso l’attacca, su questa questione è stata anche fatta un’interrogazione parlamentare e si parla anche di presunto falso in atto pubblico dato che queste grandi somme dovute a Enel Sole non sarebbero state inserite nei conti dell’Ente; e questo invece la riguarda perché i bilanci in questione sono quelli di questi anni, quindi della sua amministrazione.
“Se questi debiti ci sono ci sono anche per il periodo iniziale perché sin dall’inizio è stata una scelta tecnica da parte della nostra ragioneria perché chiaramente ci si è resi conto che il contratto era fuori mercato. Abbiamo poi, per quanto ci riguarda, iniziato un percorso di transazione con Enel che si era impegnata a diminuire il costo complessivo di questa procedura peraltro una procedura che era stata avviata dal mio predecessore perché nel periodo in cui Mancuso è stato dimissionario si è insediato un commissario che (e questi sono tutti atti ufficiali pubblicati anche sul mio sito web) ha chiamato l’Enel Sole dicendogli che si trattava di una cosa inverosimile e che bisognava abbassare i costi notevolmente, allora l’Enel sole fece una proposta di grande riduzione di questi costi. Questa vicenda rimase in aria perché si re insediò Mancuso che non ha provveduto a proseguire l’iniziativa presa dal commissario”.
-Ma in questi anni debiti andavano o no inseriti totalmente in bilancio? Sono o non sono stati iscritti nei bilanci precedenti all’ultimo, del 2014, approvato dopo mille vicissitudini? Più volte in Consiglio comunale un consigliere ha chiesto il perché non vi fossero inclusi e gli venne risposto che non era necessario per via delle transazioni.
“Noi abbiamo messo la cifra in bilancio tenendo conto del costo reale, del costo reale della fornitura e di quel tipo di servizio. Tutto il resto viene contestato, abbiamo dei contenziosi con l’Enel e vedremo come andrà a finire, in ogni caso noi abbiamo lavorato per far risparmiare il Comune e non certamente come hanno fatto nel passato che da una situazione favorevole, si parla di 32 euro a punto luce nel 2002 a 72 euro grazie a questo contratto nel 2003 e quindi quando non ero sindaco. Questa affermazione è dimostrata dalle indagini che la procura condusse a quel tempo”.
-Ma invece come risponde a chi dice che: se è vero che Mancuso ha amministrato in modo scellerato è anche vero che lei è stato suo assessore?
“No per quanto riguarda questa vicenda specifica io non ero assessore, sono arrivato dopo. L’operazione fu all’inizio del 2002 e io sono arrivato alla fine del 2003”.
-Mancuso scende in piazza con il comizio “Come Salvare Adrano”, lei con “Come salvare Adrano da Mancuso”, non pensa la gente sia stanca di questa rivalità?
“Io non ho parlato in comizio solo di storie personali, ho parlato di quella che è l’attività amministrativa. Per quanto mi riguarda la vicenda è chiusa nel senso che da parte mia non ci sarà né più un comizio, né uno spazio dedicato a questo dualismo. Io adesso sono concentrato nel preparare i festeggiamenti del nostro Santo patrono, su questo noi lavoreremo e su tutti gli altri progetti che sono in via di definizione, non ultimo quello che abbiamo appena presentato qualche giorno fa, ovvero quello della riqualificazione delle vie del centro storico”.
-Parliamo della spinosa vicenda dei rifiuti, particolarmente sentita nel periodo appena trascorso dai cittadini ma anche da lei in prima persona, qual è la situazione attuale?
“Quella dei rifiuti è sentita in tutta la Sicilia, il mancato piano rifiuti che la Regione non ha a tutt’oggi messo in piedi ha provocato la situazione che tutti conosciamo: siamo senza discariche, costi eccessivi delle ditte che si occupano di smaltimento rifiuti ma soprattutto e cosa più grave negli anni questa vicenda è stata consegnata nelle mani delle organizzazioni malavitose che sono presenti nel settore, in maniera forte e determinata. Quindi è una vicenda difficile da gestire, oggi ad Adrano siamo con una ditta che ha migliorato notevolmente il servizio tant’è vero che non ci sono i disagi di qualche mese fa. Dire che il problema è risolto certo non è possibile perché bisogna intervenire su parecchi fronti: bisogna prima togliere dalle mani delle organizzazioni malavitose il sistema, ad Adrano è successo quello che è successo , hanno bruciato i mezzi e mandato via le ditte che in qualche modo volevano pulire alcune zone della città. Insomma sappiamo bene che il sistema è inquinato. Poi bisogna intervenire sulle discariche, ci devono essere obbligatoriamente discariche pubbliche, diversamente i costi sarebbero sempre eccessivi e saremo nelle mani di chi, privato, ne ha la gestione; e la terza cosa dobbiamo abituarci a pagare la tassa sui rifiuti perché se paga poca gente, ad Adrano siamo sul 27% o 30% ed il 70% non paga e quindi su un servizio che costa 5 milioni di euro poi diventa difficile trovare le somme per garantire la qualità del servizio stesso”.

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Alice Vaccaro via SiciliaJournal.it