Un video che non è solo racconto, ma è soprattutto denuncia. La Flai e la Cgil di Catania hanno ripreso le immagini di bam­bini tra i 10 e i 14 anni che lavorano nei campi sici­liani, come rac­co­gli­tori. La vicenda è raccontata sul Manifesto online da Antonio Sciotto. Si tratta di figli di immi­grati, a loro volta sfrut­tati, che li por­te­reb­bero con loro, cari­can­doli sul fur­gone dei capo­rali nelle piaz­zole di rac­colta degli immi­grati, dove avviene la sele­zione da parte dei capo­rali, nei paesi di Paternò, Adrano, Aci­reale e Aci Catena.

Flai e Cgil hanno osservato, poi registrato e prodotto un documentario, “Terra nera”, che verrà pre­sen­tato il 12 marzo al Tea­tro San­giorgi di Cata­nia: par­te­ci­pe­ranno — tra gli altri — la segre­ta­ria con­fe­de­rale Cgil, Serena Sor­ren­tino, e la segre­ta­ria gene­rale della Flai Cgil, Ste­fa­nia Crogi. Il video sarà anche portato alla procura della Repubblica.

Mas­simo Malerba, della Cgil di Cata­nia, autore del video insieme al regi­sta Ric­cardo Napoli, e Alfio Man­nino, segre­ta­rio della Flai Cgil cata­nese, spie­gano al Manifesto che “nelle piaz­zole di rac­colta e poi sui fur­goni sono pre­senti ragaz­zini dai 10 fino ai 14 anni, e anche più grandi, che abbiamo ripreso con le nostre tele­ca­mere”. 

Sui fur­goni dei capo­rali sal­gono anche bam­bini più pic­coli, persino di pochi anni, che non possono lavorare, ma vengono portati con i braccianti per non lasciarli a casa da soli, sottraendoli in questo modo all’obbligo sco­la­stico. “In genere quelli molto pic­coli – raccontano Cgil e Flai – ven­gono ada­giati den­tro le ‘gab­biette’, le cas­set­tine bucate per la frutta, e lì restano tutta la gior­nata men­tre i geni­tori ese­guono la raccolta”.

*
*
Fonte: rassegna.it