Si scaldano i motori per il rush finale che decreterà il nuovo Sindaco di Adrano. I contendenti, Angelo D’Agate e Aldo Di Primo, si sono già rivolti alla cittadinanza lo scorso weekend con i rispettivi comizi, mirati a rafforzare il voto per i cittadini già decisi e convincere i più dubbiosi.

Ma una delle situazioni più incerte, su cui la maggior parte dei cittadini si è posta domande fino ad oggi, è stata quella della posizione che Nicola Monteleone, candidato uscente di queste elezioni e rappresentante del gruppo “Vivere a Colori”, avrebbe deciso di sposare a favore o a sfavore di uno dei due colleghi di elezioni a questo ballottaggio.

Monteleone, attraverso la sua pagina Facebook, ha così risolto i dubbi dei più:

Ringraziando i 5456 elettori che hanno dato la loro fiducia, il gruppo “Vivere a colori” ha deciso di non stringere alcuna alleanza con nessuno dei due candidati a sindaco per la città di Adrano, quindi non ci sono mai stati e non ci saranno accordi sottobanco come qualcuno vuole fare intendere. Vorremmo inoltre precisare che l’assessore designato dott. Antonio Politi è solo un amico di famiglia e non ha alcun contatto diretto ne indiretto con il nostro gruppo politico.

La nostra campagna elettorale è stata fondata fin dall’inizio sull’idea del cambiamento e del nuovo e in tali intenti vogliamo mantenere il nostro operato con coerenza. I nostri elettori, che ringrazio ancora una volta, sono liberi di votare chi desiderano per il ballottaggio del 24 giugno. Noi continueremo a portare avanti le nostre idee senza piegarci alla prepotenza e all’inganno. Il gruppo “Vivere a colori” con i suoi consiglieri opererà nel contesto del consiglio comunale sempre per il bene della città.

Grazie per la fiducia,
Nicola Monteleone.

Quindi, almeno in teoria, sembra che Monteleone abbia dato carta bianca ai suoi elettori di scegliere secondo personale giudizio.

È anche vero, però, come ricordato dal sito YviiTV, che Monteleone aveva dichiarato, in tempi non sospetti, ai loro microfoni che “Mi alleerei con Angelo D’Agate”.

E, invece, improvviso cambio di rotta verso la neutralità e, forse, è meglio così.

Che siano i cittadini liberi da qualsiasi impegno morale e non a decidere chi sia più adatto ad una carica amministrativa così importante e delicata.