Hanno voluto rinnegarlo per la sua scelta di diventare “pentito” e lo hanno fatto in un modo eclatante. Questa mattina ad Adrano in diverse zone della cittadina sono stati affissi dei necrologi con raffigurata la foto di Valerio Rosano, 26 anni,  ex esponente dell’omonimo clan di Adrano e da pochi giorni diventato collaboratore di giustizia. Il giovane è figlio di Vincenzo Rosano, capo della famiglia mafiosa Rosano-Pipituni e fratello di Francesco, coinvolto in una maxi inchiesta su droga e rapine. Il nuovo collaboratore di giustizia finì in manette nell’ambito dell’inchiesta Binario Morto su un ingente traffico di cocaina ed eroina ad Adrano. 

“I funerali si terranno nella chiesa via della Regione, il giorno 27 settembre alle 16,30”, si legge nel manifesto funebre (la notizia è stata pubblicata sul corrieretneo.it). Via della Regione altro non è che la strada dove sorge il Commissariato di Polizia. Alcuni dei necrologi affissi sono stati già cestinati dalle forze dell’ordine.

Il messaggio che l’autore del manifesto funebre ha voluto lanciare alla città è chiaro: chi decide di pentirsi sarà considerato dal clan o dalla famiglia mafiosa un uomo morto.

Quanto accaduto oggi fa ben comprendere quanto ancora in una delle città triangolo della morte (Adrano, Biancavilla e Paternò) sia radicata la criminalità organizzata e la mentalità mafiosa.

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Laura Distefano via livesicilia.it


VIDEO SERVIZIO DEL TG1 DEL 27/09/2017