“Annus mirabilis” – e soprattutto anno di svolta – si annuncia il 2015 per il pluripremiato Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche”, fondato e guidato con crescente prestigio dal musicologo Antonio Marcellino, nella doppia qualità di presidente e direttore artistico. Giunto alla quinta edizione, il festival festeggia infatti il primo decennale di attività. Dieci anni di fecondo e intenso impegno, a partire dal 2005, con alle spalle più di cento concerti, oltre a masterclass, seminari, premiate incisioni discografiche, convegni e altre manifestazioni collaterali, l’ultima delle quali costituita dal progetto speciale I confini del Barocco nel 2014. A coronamento del decennale, si aggiungono i diciotto appuntamenti dell’odierna edizione, che si estenderà per ben due mesi, dal 6 settembre al 5 novembre, puntellata da autorevoli punti di forza. Il programma è stato presentato venerdì 4 settembre all’Hotel Principe di Catania. Insieme ad Antonio Marcellino, sono intervenuti Mons. Gaetano Zito, rettore della Chiesa di San Nicola l’Arena, Paolo Patané, direttore esecutivo del CUneS, Jean-Michael Forest in rappresentanza dell’ensemble Concerto Köln, il pianista Antonio Piricone, specialista di tastiere antiche. Anno di svolta, si diceva. Grazie al riconoscimento del MIBACT, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e all’inserimento nel Fondo Unico per lo Spettacolo, Magie Barocche ha da oggi infatti l’onore e l’onere di poter contare su una progettualità triennale e, come si è anticipato, sulla costante cadenza annuale della rassegna. Un altro notevole supporto è rappresentato dal patrocinio del CUneS, Coordinamento Comuni Unesco Sicilia, che ha dato luogo all’opportunità di accrescere da nove a dodici i pittoreschi e suggestivi scenari nei quali si svolgono i concerti di Magie Barocche. Giova infatti sottolineare che la programmazione del festival era originariamente destinata alle otto città tardo barocche del Val di Noto, ossia Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa Ibla, Scicli. A queste si era aggiunta nel 2010 Siracusa, inclusa nel 2005 nella World Heritage List. Da quest’anno il cartellone si estenderà ulteriormente in ragione dell’inserimento dei tre Comuni di Adrano, Biancavilla e Giarre, rappresentanti del sito Monte Etna.
Vengono naturalmente confermate le linee guida e le aree tematiche che rendono unico il festival nel panorama internazionale. In particolar modo, si dà ampio spazio, fin dal concerto inaugurale del 6 settembre, a compositori non molto noti, ancorché importanti, come il boemo Georg Anton Benda, con i suoi concerti per Klavier, interpretati da Concerto Köln, uno dei più blasonati ensembles al mondo e dal solista Antonio Piricone, che saranno ospitati nella chiesa di San Giuliano a Catania.
Ottimo connubio tra filologia musicale, ricerca musicologica, prassi esecutiva e documentazione discografica sono la trascrizione, l’edizione e l’esecuzione di partiture conservate negli archivi e nelle biblioteche, come l’oratorio L’esaltazione di Mardocheo del maestro di cappella catanese Giuseppe Geremia. Flavio Colusso dirige l’Ensemble Seicentonovecento. Questa finora inedita composizione del 1776 è stata eseguita la prima volta in tempi moderni l’anno scorso nell’ambito del progetto speciale I confini del barocco, a Roma; quest’anno sarà programmata nel giorno della festività della Santa Croce, il 14 settembre, per la quale l’oratorio fu composto, e avrà per cornice la stessa destinazione per cui fu concepita, la chiesa di San Nicola l’Arena di Catania, imponente monumento catanese, ancora una volta protagonista, insieme alla chiesa di San Giuliano, di ben quattro dei sette concerti che si svolgeranno nel capoluogo etneo. E proprio tra le navate di San Nicola prosegue il 15 settembre la valorizzazione del preziosissimo patrimonio organario del Val di Noto, avviata da Magie Barocche fin dagli esordi. L’edizione odierna sceglie musiche per uno, due e tre organi costituenti quel «mirabile strumento», come scrisse Goethe, che è l’organo di Donato Del Piano, restaurato e restituito alle sue luminose funzioni proprio nel 2005, e grazie a Magie Barocche inaugurato. I tre organisti, Alessandro Albenga, Andrea Buccarella e Flavio Colusso proporranno, tra l’altro, musiche di Vincenzo Bellini e del Geremia. Altro filone seguito dal festival è quello delle musiche di transizione, dal tardo Rinascimento al primo Barocco; in quest’ambito, il 19 settembre a Scicli nella Chiesa di San Bartolomeo, il virtuoso pianista Giuseppe Andaloro interpreterà delicati e raffinati brani di quel periodo, trascritti per pianoforte. I particolari timbri dei due controtenori Alessandro Carmignani e Raffaele Pe animeranno le regali musiche di Charpentier («Preludio» dal Te Deum), Vivaldi (Gloria) e Händel («Halleluiah» dal Messiah) previste il 21 settembre nella Basilica Collegiata S. Maria dell’Elemosina di Biancavilla in occasione dei 1500 anni della nascita del patrono San Placido. Coro e Orchestra del Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” saranno diretti dalla giovane ma già affermata Claudia Patané. L’Orchestra, questa volta guidata da Augusto Vismara, maestro di concerto, sarà il 26 settembre a Palazzolo Acreide nella Chiesa di San Paolo, per i Concerti grossi op. 6, sia di Corelli sia di Händel, che verranno proposti in seno all’avviato progetto di esecuzione integrale delle due raccolte. Sempre l’Orchestra del Festival affronterà le celeberrime vivaldiane Quattro stagioni. a Noto, il 28 settembre nella Chiesa di San Carlo al Corso: violinista e maestro di concerto, sarà «l’héroïque» Stefano Montanari, protagonista del Diapason d’Or de l’année 2009, assegnato al Festival per i Concerti a due cori di Händel; il giorno successivo, 29 settembre, si esibirà a Catania, nella Chiesa di San Giuliano, con Ensemble l’Estravagante affrontando musiche non molto frequentate, come le Sonate per due violini del compositore trentino Bonporti. Senza soluzione di continuità, il 3 ottobre l’Orchestra sarà ospite della Chiesa di San Giorgio a Modica, dove grazie agli archetti di Vadim Tchijik e di Augusto Vismara, ascolteremo i due Concerti per violino solista (BWV 1041 e 1042) e il concerto per due violini di Johann Sebastian Bach.
Prosegue il «Progetto Boccherini» avviato l’anno scorso in collaborazione con Casa Ricordi e il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli studi di Catania. Del compositore lucchese verranno proposti alcuni Quintetti, il 10 ottobre a Militello nell’Auditorium San Domenico, dove interverrà l’Ensemble Le Dissonanze e al pianoforte ancora Antonio Piricone. La rassegna continua con The Kiev Baroque Consort, diretto da Nancy Milesis Romano, che presenterà la rara versione del Gloria di Vivaldi per sole voci femminili, che risuoneranno il 16 ottobre ad Adrano nella Chiesa di Santa Lucia. Il giovane ensemble Suono Antico, con Lorenzo Profita al clavicembalo, ci regalerà il 17 ottobre a Siracusa nella Chiesa di San Martino un intimo repertorio sacro con musiche che vanno da Monteverdi a Telemann.
Nuovamente a San Nicola l’Arena, il 22 ottobre, nell’interpretazione dell’Ensemble Pian & Forte si avvicenderanno due trombe naturali, un clavicembalo e un soprano a intonare brani di Vivaldi, Händel e un raro Gonelli. Nella chiesa di San Giuliano, il 24 ottobre, si potrà ascoltare la notissima sequenza Stabat Mater di Pergolesi. Sotto la bacchetta di Nancy Milesis si esibiranno il Coro dell’Associazione Consorti Dipendenti Ministero Affari Esteri, l’Orchestra del Festival Internazionale del Val di Noto e i due controtenori Alessandro Carmignani (già presente il 21 settembre) e Alessandro Giangrande. L’integrale de L’Estro armonico vivaldiano, iniziato nel 2012, si concluderà nella Chiesa del Gesù di Caltagirone il 25 ottobre, arricchito da musiche di Torelli e dalla tromba di Oliver Lakota; l’Orchestra del Festival Internazionale del Val di Noto “Magie Barocche” sarà diretta da Enzo Ligresti, maestro di concerto. L’Orchestra del Festival e Ligresti approdano il 26 a Giarre nella Chiesa di sant’Isidoro Agricola per i Concerti per violoncello di Boccherini e di Porpora, con il giovane solista Adriano Fazio, vincitore del «Premio nazionale delle arti» indetto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (2013). Frutto dell’importante collaborazione con la Fondazione Pietà de’ Turchini di Napoli è il programma che prevede la prima esecuzione in epoca moderna della Missa defunctorum di Alessandro Scarlatti, unitamente al Miserere e all’antifona Salve Regina. Protagonista sarà l’ensemble Odhecaton diretto da Paolo da Col; l’appuntamento è per il 1 novembre, nella Chiesa di San Giorgio a Ragusa Ibla. A concludere la quinta edizione di Magie Barocche, il 5 novembre, nella Chiesa di San Nicola l’Arena interverrà il Coro della Venerabile Cappella Giulia della Basilica di San Pietro in Vaticano diretto da Padre Pierre Paul O.M.V. (Oblati di Maria Vergine) con la Missa Gaudent in cælis di Giovanni Animuccia, eseguita nelle modalità che tengono conto della prassi liturgica del tempo.
A riprova della vocazione internazionale del Festival, si sono aggiunti quest’anno altri sodalizi, come l’Italia Festival Barocco di Kiev e il Roma Festival Barocco. Gli ingressi, come da tradizione, sono liberi. I concerti avranno inizio alle 20.30, tranne quelli del 16 ottobre e dell’1 novembre, fissati per le 19.30.

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