Sta per concretizzarsi un accordo che garantisce la continuità didattica per gli alunni delle due istituzioni scolastiche di Adrano

Alla fine ha prevalso il buonsenso. Dopo polemiche tra genitori e dirigenti scolastici (leggi), arriva la svolta sul dimensionamento scolastico. 
Si prospetta, infatti, l’accordo che garantirà la continuità didattica agli alunni delle due scuole: 19 nuovi iscritti al III Circolo passeranno al I, mentre i 150 alunni che frequentano il plesso di via Roma (del III Circolo) rimarranno a pieno titolo nell’organico dello stesso, senza essere trasferiti (come prevedeva il decreto assessoriale). 
Dunque, il III Circolo “salva” gli alunni di via Roma ma cederà 19 nuove iscrizioni al I Circolo, che potrà cosi formare una nuova classe, salvando l’organico e garantendo, anche qui, continuità didattica.
Una soluzione sofferta ma che alla fine accontenta tutti, specie i bambini, che non dovranno cambiare scuola.

All’accordo si è giunti dopo vari incontri nelle due scuole, al Comune, al Consiglio scolastico provinciale, dopo ipotesi e prese di posizione anche clamorose, come quella del preside del III Circolo, Sebastiano Ciraldo, che alcune settimane fa decise di trasferire in blocco i 150 alunni di via Roma al plesso centrale “Cappellone”, avviando i turni pomeridiani. Questi studenti, adesso tornati ai turni antimeridiani, il prossimo anno saranno ospitati nel plesso centrale: il preside ha annunciato di aver recuperato nuove aule nel plesso centrale, ricavando spazi da uffici e altri locali.
Il dirigente del I circolo, Mario Amato, evidenzia che la sua scuola ha accolto la richiesta, a condizione che «entro le 12 del 23 aprile pervengano in segreteria le 19 (e non una di meno) domande di iscrizione al I circolo firmate dai genitori (con dichiarazione che non sarà richiesto trasferimento ad altra scuola successivamente all’iscrizione), accompagnato dal relativo nullaosta già concesso da parte del III circolo». I locali di via Roma, dal prossimo settembre, passeranno nella disponibilità del I circolo. 
Salvo clamorose sorprese, la questione sembra ormai definita, ma il preside Amato non nasconde la sua «amarezza» per come si è svolta la vicenda. «Noi abbiamo agito con senso di responsabilità – dice – garantendo continuità didattica a tutti». 
fonte: articolo di SALVO SIDOTI su La Sicilia
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