Il 28 ottobre si vota ma il sito istituzionale del Comune sembra essersene dimenticato. Oggi (9 ottobre) scade il termine per presentare la domanda per scrutatore. Intanto la città, senza tabelloni regolamentari, è invasa dai manifesti “abusivi”. L’esempio di Catania.
Come si evince dal Decreto per la convocazione dei comizi elettorali per l’elezione del Presidente della Regione e dei deputati dell’Assemblea regionale siciliana, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della regione Siciliana n.35 del 21 agosto 2012,
Le domande per scrutatore possono essere presentate da giovedì 4 ottobre a martedì 9 ottobre 2012.
Nelle elezioni regionali per la nomina degli scrutatori si applica la normativa della regione siciliana (art.27L.R. 20 marzo 1951, n.29 e successive modifiche). Pertanto, non si tiene conto dell’albo degli scrutatori a carattere permanente, previsto dalla legge nazionale.
Chi è interessato alla nomina a scrutatore può presentare domanda all’Ufficiale Elettorale, dal 24° al 19° giorno precedente la votazione (da GIOVEDI’ 4 OTTOBRE a MARTEDI’ 9 OTTOBRE 2012), su apposito modulo disponibile presso l’ufficio elettorale comunale e/o sui siti internet istituzionali dei comuni. Tale domanda varrà solo per le elezioni regionali del giorno 28 ottobre 2012.
I richiedenti dovranno attestare di essere elettori del Comune, di essere in possesso almeno del titolo di studio della scuola dell’obbligo, di non essere candidati e di non avere rapporti di parentela fino al secondo grado (o essere coniugi) con un candidato.
E’ a dir poco sorprendente che il sito internet del nostro Comune non riporti (a differenza di altri) alcuna comunicazione in merito alla prossima tornata elettorale (vedi foto a lato), in merito alla possibilità di fare lo scrutatore né tantomeno i moduli attraverso i quali presentare tale domanda. Unica possibilità: recarsi presso l’ufficio elettorale, chiedere informazioni, ritirare e compilare i moduli.
Ulteriore sorpresa desta l’assenza dei pannelli per l’affissione dei manifesti elettorali. Assenti ad Adrano, presenti nei Comuni del comprensorio. Tutto ciò alimenta il fenomeno delle affissioni selvagge, che non risparmiano nemmeno le abitazione di privati cittadini.
In tal senso, a Catania, l’amministrazione comunale ha messo in campo contromisure incisive, al fine di contrastare il clima di impunità che per decenni ha consentito il dilagare dei manifesti elettorali abusivi: alle sanzioni amministrative, ai costi di deaffissione ed alla tassa evasa, si aggiungono le denunce penali, facendo (prima del voto) nomi e cognomi dei candidati “imbrattatori”.
Sono scattati i primi cinque esposti corredati di foto, nomi e cognomi, inoltrati dai commercianti del Centro naturale di via Etnea. Contemporaneamente, anche il Comune sta intensificando controlli e repressione del fenomeno, portando da due a quattro le squadre di operai che nel corso della notte provvedono alla deaffissione dei manifesti abusivi, dopo il rilevamento delle infrazioni da parte dei vigili urbani.
Il Comune procederà dunque alla denuncia dei candidati responsabili del reato di «imbrattamento e deturpamento di cosa altrui», previsto dall’articolo 639 del codice penale, ma soprattutto renderà pubblici – ogni due o tre giorni – i nomi dei candidati che tra tante promesse dimostrano di non avere per nulla a cuore il bene pubblico, credenziale poco rassicurante per qualunque carica istituzionale. La prossima settimana – garantiscono da Palazzo degli Elefanti – è previsto un primo bollettino dei “cattivi”, che cittadini ed elettori dovranno tenere a mente regolandosi di conseguenza.
La contromisura della denuncia penale si è resa necessaria allorché il Comune ha preso atto dell’inadeguatezza della sola sanzione amministrativa per contenere un fenomeno che è però ancora fuori controllo.
Perché non agire in tal senso anche ad Adrano, dove si sono verificati fatti analoghi? Auspichiamo che, secondo quello che prevede la legge, si provveda almeno alla immediata copertura della pubblicità abusiva.
fonte: La Sicilia
—-> http://obbiettivo-adrano.blogspot.com/