
L’incontro, a cui hanno partecipato pure il consigliere Anas, Beppe Spampinato, il direttore regionale della Sicilia, Ugo Di Bernardo, e il responsabile della progettazione, Massimo Averardi, era incentrato essenzialmente sulla messa in sicurezza dell’arteria, tra le più trafficate della provincia. Si procederà, dunque, allo studio della densità del traffico, della situazione reale della strada e all’analisi costi-benefici. Ci vorranno almeno 90 giorni per avere un quadro completo. Quanto ai finanziamenti, bisognerà definirli attraverso un accordo di programma quadro, ma si stima già che ci vorranno oltre 100 milioni di euro, da attingere presumibilmente dai fondi del Piano per il sud. Da tempo, questo tratto è teatro di numerosi incidenti, spessissimo mortali per una dinamica di invasione di corsia e conseguente scontro frontale, attende interventi sulla sicurezza. Alcuni anni fa, come risposta immediata, tra Biancavilla e Santa Maria di Licodia, erano stati installati dei birilli divisori di corsia. “Il posizionamento di divisori pure su altri tratti – dice D’Asero – rappresenterebbe nell’immediatezza una soluzione tampone, in attesa dell’intervento risolutivo. L’ammodernamento di questa strada è di primaria importanza, visto che, attraversando numerosi Comuni etnei, è quotidianamente transitata da migliaia di veicoli. Credo – conclude D’Asero – che sia arrivato il momento, vista anche la centralità della Sicilia nella politica dei trasporti del Governo Berlusconi, di intervenire in maniera concreta su un problema che interessa centinaia di migliaia di cittadini”.
Vittorio Fiorenza sul quotidiano La Sicilia