Confronto tra i rappresentanti dei 38 centri siciliani (tra questi anche Adrano) nel cui territorio si trovano siti inseriti nella World Heritage List per creare un network che progetti un futuro sostenibile per l’Isola.
Venerdì 24 gennaio, alle 15,15, a Catania, presso Palazzo degli Elefanti, avrà luogo una riunione dei sindaci dei 38 Comuni siciliani nel cui territorio si trovano “siti Unesco”. Su proposta del Sindaco di Catania, Enzo Bianco, partendo dall’incontro tenutosi lo scorso dicembre, sarà costituito un coordinamento che progetti un futuro sostenibile per i siti iscritti al Patrimonio dell’Umanità (riconosciuti dall’Unesco) con strategie comuni che possano promuovere, valorizzare e rendere disponibile nel modo più idoneo il patrimonio culturale, naturale, ambientale e architettonico di cui la Sicilia dispone.
Alla riunione prenderanno parte, oltre ai sindaci – per le città capoluogo ci saranno Enzo Bianco (Catania), Leoluca Orlando (Palermo), Marco Zambuto (Agrigento), Giancarlo Garozzo (Siracusa) e Federico Piccitto (Ragusa) -, l’Assessore regionale al Turismo Michela Stancheris, il Presidente nazionale Unesco Gianni Puglisi, il Segretario Generale del Mibac (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) Antonia Pasqua Recchia ed il Direttore Generale della Fondazione Unesco Sicilia, Aurelio Angelini.
Saranno presenti anche rappresentanti delle Soprintendenze, dei Distretti Turistici e dei Parchi Archeologici, dell’Inda (Istituto Nazionale del Dramma Antico), delle Università, di varie istituzioni culturali, di forze imprenditoriali, della Magistratura, delle Prefetture, delle Diocesi, delle Forze dell’Ordine e delle società di gestione Aeroportuale e marittima che ricadono nei territori dei sei distretti siciliani Unesco (Val di Noto, Etna patrimonio dell’Umanità, Siracusa-Pantalica, Isole Eolie, i parchi archeologici della Villa del Casale di Piazza Armerina e quello di Agrigento).
L’Italia è la Nazione con il maggior numero di siti inseriti nella World Heritage List. E la Sicilia è la regione italiana con il maggior numero di siti Unesco. Ci sono, come detto sopra, tre Parchi (Valle dei Templi, Villa romana del Casale ed Etna), il Distretto del Val di Noto, quello delle Eolie e quello di Siracusa-Pantalica. Tra i beni immateriali figurano i Pupi siciliani e la Dieta Mediterranea.
In provincia di Catania i Comuni Unesco sono: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Militello in Val di Catania, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte etneo, Ragalna, Randazzo, Sant’Alfio, Santa Maria Di Licodia, Trecastagni, Viagrande, Zafferana etnea. In provincia di Messina ci sono Leni, Lipari, Malfa e Santa Marina di Salina. Nel palermitano, Cefalù e Monreale. Nel ragusano, Modica e Scicli. Nel siracusano Noto e Palazzolo Acreide. Infine, nell’Ennese, Piazza Armerina.
Fare squadra, dunque, per sfruttare l’opportunità straordinaria della Sicilia, la regione italiana dove esiste la più alta concentrazione di siti Unesco, per valorizzare l’autentico patrimonio d’arte, di cultura, di paesaggi e di architetture di cui l’isola dispone.
fonte: CataniaToday.it