I tre tributi fanno parte della IUC, l’Imposta Unica Comunale, istituita dalla Legge di Stabilità. Il 16 giugno scade il termine per versare l’acconto dell’Imu 2014. Ti aiutiamo a fare chiarezza.
L’ultima Legge di Stabilità ha istituito la IUC, l’Imposta Unica Comunale, con lo scopo di portare maggiore liquidità nelle casse dei Comuni. La questione si è tuttavia dimostrata più complicata del previsto, perché il tributo sopra citato va a sua volta suddiviso in tre tasse di scadenze e importi differenti: l’Imu, la Tasi e la Tari. Per le famiglie e le aziende le date dei pagamenti fiscali si concentrano comunque in un giorno, due se si considera il saldo.
Proviamo quindi a fare un po’ di chiarezza su queste tre tasse, che stanno davvero complicando la vita agli italiani, già strozzati da una crisi economica senza precedenti.
Cos’è la Tasi?
E’ la tassa sui servizi indivisibili dei comuni, quali la pulizia delle strade, l’illuminazione pubblica e quant’altro. Va pagata da tutti i cittadini proprietari di immobili, tra cui anche la prima casa, negozi, capannoni. La prima rata della Tasi scade il 16 giugno ma nei comuni dove non sono state ancora definite aliquote e detrazioni (è il caso di Adrano), è stata prorogata al 16 ottobre. Per entrambi i casi, resta il saldo al 16 dicembre.
Cos’è l’Imu?
Si tratta dell’Imposta Municipale Unica, che va pagata dai proprietari di seconde case oltre che di capannoni e beni commerciali. Il pagamento è diviso in due rate con scadenza 16 giugno (senza proroghe) e 16 dicembre. Nel caso in cui il comune non abbia deliberato le aliquote Imu (è il caso di Adrano, vedi dopo), la tassa va pagata lo stesso per subire poi un eventuale conguaglio nella scadenza di fine anno.
Cos’è la Tari?
La Tari è la tassa sui rifiuti e va pagata in acconto in base alle scadenze determinate dai bollettini spediti dal Comune. In questo senso, è prassi frequente suddividere il tributo in quattro parti da pagare ogni due mesi.
I pagamenti di Imu, Tasi e Tari possono essere effettuati con il modello F24 o con il classico bollettino postale.
IMU, CHI DEVE VERSARLA
Quest’anno i proprietari di prime case, ovvero di immobili adibiti ad abitazioni principali, non devono più pagare l’Imu, sostituita dalla Tasi. Continuano a pagarla, tra gli altri, i proprietari di immobili accatastati come A1, A8 e A9 (abitazioni di lusso), anche se utilizzati come abitazioni principali che, però, potranno usufruire della detrazione di 200 euro. Dovranno pagare l’Imu ogni anno anche i proprietari di seconde case. Non sono più concesse detrazioni per i figli a carico.
Quando pagare
Le scadenze sono fissate al 16 giugno e al 16 dicembre, rispettivamente per acconto e saldo. Nel caso di Adrano, il Comune non ha ancora deliberato le aliquote da utilizzare per il 2014, quindi per pagare l’acconto di giugno bisogna utilizzare quelle valide per il 2013. A dicembre, in sede di conguaglio, in base alle aliquote stabilite dal Comune, si verserà la differenza.
Di seguito le aliquote del 2013:
- abitazione principale, CLASSIFICATE NELLE CATEGORIE A1, A8 E A9 e relative pertinenze nel numero massimo di una per ciascuna delle categorie catastali C/2, C/6 e C/7: aliquota 4,00 per mille;
- detrazione per abitazione principale (come sopra individuata): E 200,00;
- immobili diversi da quelli precedenti: aliquota 10,50 per mille.
Da ricordare:
- la riduzione del moltiplicatore per i terreni agricoli condotti da IAP (Imprenditori Agricoli Professionali) che passa da 110 a 75;
- l’esenzione per i fabbricati rurali strumentali;
- l’esenzione per immobili merce (immobili di proprietà delle imprese di costruzioni che non risultano essere né venduti, né locati)
fonti: Comune di Adrano / Altroconsumo