fonte: Concetto Barone su lituzzu.dontexist.org/blog
Il direttore Antonio Condorelli ha subito rimarcato i confini e preso le opportune distanze da una sedicente associazione “amici di SUD” che hanno indicato come sede quella del free press Sud. Il gruppo ha comunicato la notizia della presentazione di un esposto al Csm su questioni sollevate dai servizi giornalistici del free press stesso. Condorelli, nella nota, prende le più marcate distanze e sostiene fermamente di non aver ricevuto alcuna comunicazione dall’editore. Rimarca l’unica volontà di far notizia e giornalismo serio investigativo senza padrone e padrini con la consapevolezza di essere scomodi.
In data 11 Febbraio, Antonio Condorelli invia una nota a tutti gli organi di stampa ed ai lettori. Tale nota non apparirà come ultimo post nella versione online di Sud. Gli hanno negato di farlo. Hanno negato al Direttore di scrivere un addio sul suo giornale.
“Comunico ai lettori e agli amici di “Sud” che si è conclusa la mia direzione del free press di giornalismo investigativo nato lo scorso settembre 2010. E’ venuto a mancare definitivamente il rapporto di fiducia nei confronti degli editori. Una testata giornalistica d’inchiesta non può diventare simbolo e strumento di associazioni o politicanti che si ripropongono azioni politiche “collaterali” allo stesso giornale. Il mio percorso nell’informazione continua con la passione di sempre, ci sono tante cose da raccontare e nei prossimi giorni potrebbe arrivare qualche novità.
Saluto quindi i lettori e i colleghi attraverso questo messaggio perchè non è stato possibile scrivere un ultimo articolo nel free press da me diretto. A PRESTO”.
Una nota che lascia intravedere una scarsa volontà del direttore di lasciare il giornale da lui fondato e diretto. Poco dopo, su Sudpress.it, appare chiaro come abbiano dovuto rimuovere il direttore Condorelli dall’incarico.
“La società editrice di SUD e SUDPRESS ha dovuto constatare il venir meno del rapporto fiduciario con Antonio Condorelli e pertanto gli ha chiesto di farsi da parte“. Parole come “utilizzo delle risorse del giornale in modo personalistico ed autoreferenziale” suonano dure nei confronti di un direttore. La revoca dell’incarico lo accusa di aver omesso personaggi e fatti per seguirne altri. Ma chiaramente si evince come la “colpa” di Codorelli sia quella di non essere stato un giornalista neutrale ma di aver dato l’impressione che si trattasse di un’editoria schierata. Mi domando quindi il concetto di neutralità nel giornalismo investigativo.
Intanto si aspetta di sapere chi sarà il nuovo direttore del free press libero.