Rifiuti: emergenza senza fine. Domani sarà una giornata campale per i comuni di Simeto-Ambiente, in provincia di Catania. A Paternò, i commercianti scenderanno in strada alle 10, con un corteo per dire basta all’emergenza e al caro-Tia (tariffa igiene ambientale). L’iniziativa, sposata dalla Confcommercio di Paternò e Catania, vedrà in strada anche le istituzioni e gli operatori ecologici che spontaneamente hanno deciso di partecipare all’iniziativa. Dall’altra parte, a Catania, alle 12.30, riunione all’ufficio provinciale del lavoro, dove attorno a un tavolo sono chiamati a sedere il Consorzio Simco, i sindacati e la Simeto-Ambiente. Solo dopo le soluzioni che saranno prospettate dall’amministratore unico di Simeto-Ambiente, Angelo Liggeri, i sindacati decideranno cosa fare, mentre ha già proclamato lo stato d’agitazione la Cgil, con la prima assemblea dei lavoratori in programma proprio per domani.
Altro fronte è quello palermitano, dove domani sono due gli assessorati impegnati al lavoro. Il primo, è quello al Bilancio, chiamato a stanziare le somme necessarie per coprire le spese del servizio per quei comuni di Simeto-Ambiente, otto complessivamente (Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni la Punta, Santa Maria di Licodia, San Pietro Clarenza, Camporotondo Etneo, San Gregorio, Tremestieri Etneo e Gravina di Catania), che hanno dato il loro assenso per nuove anticipazioni di cassa. Solo il comune di Mascalucia pagherà con fondi propri (il Sindaco è un fedelissimo del presidente della Regione). Con le delibere che già domani dovrebbero essere firmate, è possibile che in settimana le somme necessarie per coprire i costi del servizio, fino a marzo, siano disponibili.
L’altro assessorato al lavoro è quello agli Enti locali che sempre domani dovrebbe provvedere alla nomina di nove commissari straordinari da inviare in quei comuni (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Paternò, Pedara, e Ragalna) che, invece, non hanno dato l’accesso a nuove anticipazioni. I commissari dovranno sostituirsi ai Consigli comunali, con il risultato che i comuni, loro malgrado, saranno costretti a versare le somme necessarie a Simeto-Ambiente. In questo caso, comunque, appare improbabile che tutto si possa concludere in settimana.
Non potevano mancare i contribuenti che quest’anno dovranno pagare sei rate di bollette Tia, per gli anni 2009-2010. La prima rata ha scadenza 28 febbraio, per proseguire con aprile e giugno, completando così il 2009; si riprenderà ad agosto per proseguire ad ottobre e dicembre, per l’anno 2010. Previsti rincari per il biennio. Per capire basta confrontare i dati relativi al costo del servizio, pari a 54 milioni di euro nel 2008, mentre per il 2009-2010, si sale a 140 milioni di euro circa. In questo contesto la parola d’ordine appare quella del risparmio. Proprio le bollette salate e i disservizi spingono i contribuenti a non pagare con il risultato di andare incontro, poi, a continue emergenze.
Il risparmio, raggiunto attraverso la raccolta differenziata, come dimostrano altri Ato siciliani, è possibile. Basta guardare a Kalat-Ambiente, dove in testa con la raccolta differenziata (dati relativi al dicembre 2009) è il comune di Militello in Val di Catania, con il 53.63%. Un risultato ottenuto con un progetto pilota che inizialmente ha trovato più di un ostacolo. Si tratta della raccolta definita “porta a porta spinta”, ottenuta attraverso l’eliminazione dei cassonetti per la raccolta dei rifiuti. I cittadini sono così costretti a fare differenziata abbattendo i costi del servizio, visto la riduzione di rifiuti conferiti in discarica.
Un progetto sposato già da un’altra città, Scordia che ha eliminato i cassonetti in centro, lasciandoli in periferia, ottenendo in termini di differenziata la quota del 32,23% (dati ancora relativi al dicembre 2009). Simeto-Ambiente con il 7% circa complessivo fa impallidire.

«Nonostante le tante difficoltà, nonostante gli impegni presi ci troviamo a vivere questo dramma – afferma il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante -. La gente vive ormai da due anni in mezzo alla spazzatura, anche pagando. Fatto che non ha alcuna giustificazione. Sono convinto che bisogna istituire un tavolo permanente fin quando non si mette in piedi la nuova legge. Ogni giorno ci vengono indicate nuove soluzioni che, poi, restano solo sulla carta».

Intanto oggi, giornata di straordinario, gli operatori ecologici non lavoreranno, per cui i cumuli di rifiuti sono destinati a crescere ancora.



fonte: Mary Sottile sul quotidiano La Sicilia

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