L’elezione del Presidente ha mostrato, se ce ne fosse bisogno, che la maggioranza venuta fuori dall’apparentamento dello scorso Giugno non esiste. Alcuni dei 7 consiglieri eletti nelle liste Azione Civica e Symmachia hanno votato contro la maggioranza. Che farà adesso il Sindaco?
Il Consiglio Comunale di Adrano ha eletto ieri il nuovo Presidente: si tratta di Angela Branchina (Pdl).
Un’elezione che ha confermato, dopo le fibrillazioni delle scorse settimane, quanto poco sereno sia il clima all’interno di quella che doveva essere una maggioranza granitica. Dopo il rinvio della seduta dello scorso 7 luglio, ieri sera sono state necessarie due votazioni (con la seconda votazione che richiedeva una maggioranza semplice) prima di giungere all’elezione della Branchina.
Ad aprire la seduta, presieduta dal consigliere più votato, Bulla, è stata la dichiarazione del consigliere Brio, Presidente uscente, che ha di fatto abbandonato la maggioranza (e l’Aula), dichiarando di non riconoscersi più nella maggioranza che sostiene il Sindaco e di iscriversi al Gruppo Misto.
A seguire l’intervento del Consigliere Pellegriti, Capogruppo in pectore del gruppo di opposizione “La magnifica gente”, che ha lamentato la mancanza di un’indicazione ufficiale, di un nome da poter condividere, aggiungendo che dall’alto, da un paese vicino (il riferimento all’ex senatore Firrarello era chiaro) erano giunte le “solite” ingerenze sulla politica adranita.
Dopo la replica del Consigliere Maccarrone, è giunta dal Consigliere Ricca, designato Capogruppo del Pdl, la proposta di votare il consigliere Branchina.
Alla prima votazione, in cui era necessaria la maggioranza assoluta, la maggioranza contava 13 voti: “qualcosa” era venuta a mancare rispetto ai 19 voti attesi. Il voto favorevole sulla successiva richiesta di sospensione, avanzata dal Consigliere Coco, palesava ciò che tutti sospettavano: erano venuti meno i 2 voti del gruppo Democratici Riformisti (DR) e ben 4 voti (tra i 7 totali) dei Consiglieri che si riconoscono nelle figure degli assessori Anzalone (Vice Sindaco) e Zignale.
Assai triste è risultato il modo in cui si è cercato di depistare il voto, provando a creare confusione, in modo che la poltrona assessoriale non fosse messa a rischio. Di fatto, però, tutti hanno compreso che i problemi giungevano da un preciso gruppo politico e le infuocate riunioni dei minuti successivi hanno confermato tale malessere.
A quel punto, dopo qualche tentativo, da parte dei dissidenti, di trovare un improbabile accordo con l’opposizione, si giungeva alla seconda votazione, con una maggioranza ricompattata nella quasi totalità, che ha poi eletto il nuovo Presidente con 16 voti su 28 votanti (assenti i consiglieri Brio e Petralia). 8 voti sono andati al consigliere Alongi (La magnifica gente), 1 al consigliere Leocata (Il Megafono), 3 sono state le schede bianche. Anche stavolta qualcosa era venuta a mancare.
“La mia elezione rappresenta un valore di conquista e di cambiamento”. Queste le prime parole del primo Presidente donna del Consiglio Comunale di Adrano, Angela Branchina. Il neo presidente ha poi auspicato una fattiva collaborazione tra maggioranza ed opposizione affinché trovino le soluzioni per i tanti problemi della nostra città.
Dopo l’elezione del Presidente, l’assemblea cittadina ha eletto il nuovo Vice: Nicola Pulvirenti, Vice Presidente uscente, appartenente al gruppo dei Dr, che ha ottenuto 11 voti.
La seduta consiliare si è conclusa con il giuramento del sindaco Pippo Ferrante.
Fin qui quello che è accaduto in Aula. Buon senso avrebbe voluto che, preso atto di quanto accaduto, i due Assessori che fanno riferimento ai 7 Consiglieri “in bilico”, stamane rimettessero le deleghe..
Purtroppo, invece, è evidente come qualcuno cerchi di nascondersi dietro un dito. Si sa, certe poltrone sono comode e, forse, c’è il rischio di abituarsi a tale comodità, non riuscendo più a farne a meno. La speranza è di non assistere a teatrini del genere per ogni provvedimento che si dovrà votare.