Fortunatamente si è intervenuto prima che qualcosa di estremamente grave potesse accadere. Una storia di probabile disagio mentale di un uomo di mezza età che per giorni si è aggirato per la città con dei cani randagi, senza nessun guinzaglio, che si sono rivelati essere aggressivi.
Un episodio che ha messo a rischio l’incolumità dei cittadini ma che ha anche fatto saltare agli occhi l’estremo bisogno di aiuto di un essere umano che suo malgrado non è, probabilmente, consapevole del male che avrebbe potuto causare a grandi, piccoli ed altri animali.
Un uomo trasandato che inizialmente è stato notato aggirarsi per la città senza meta precisa e con un solo cane. Con i giorni gli animali, di medio grossa taglia, che lo seguivano come un vero e proprio capo branco sono diventati prima quattro e poi sette. È stata probabilmente la forza del branco a far emergere l’aggressività di quei randagi.
Diversi episodi sono stati raccontati da alcuni cittadini sul social network facebook, un passaparola per denunciare la gravità di quanto stesse accadendo ed invitare tutti a stare ben allerta. Una donna ha raccontato di aver salvato per un soffio il proprio cagnolino dall’attacco di quel branco, sollevandolo per il guinzaglio mentre erano a spasso e fortunatamente anche la donna in questione è riuscita a mettersi al riparo poiché quei cani avrebbero tentato di aggredire anche lei. Un altro episodio sarebbe invece accaduto nella mattinata di ieri quando “il branco” avrebbe letteralmente dilaniato un malcapitato gattino. Insomma la tragedia si è davvero più volte sfiorata nei giorni scorsi e fortunatamente sulla strada di quei cani non si è trovato qualche bambino.
Nella giornata di oggi si sono presi i primi provvedimenti, la Polizia Municipale, che già di circa dieci giorni teneva d’occhio l’uomo di nazionalità rumena, ha fatto sottrarre quattro dei sette cani (trasferiti al rifugio sanitario Oasi Cisternazza a Zafferana Etnea, convenzionato con il Comune); tre dei restanti cani sono invece riusciti a fuggire quando i vigili e gli operatori del canile sono entrati nella casa diroccata, in periferia a nord di Adrano, dove i randagi ed il loro padrone si rifugiavano per la notte (cani che gli operatori torneranno a prendere nei prossimi giorni).
Mentre domani in collaborazione con il Centro di Salute Mentale si cercherà di ben comprendere come procedere per aiutare l’uomo, magari conducendolo in qualche centro e per evitare che possa nuovamente rappresentare un pericolo per l’incolumità dei cittadini.
Ad ogni modo dato anche l’approssimarsi del periodo estivo (in cui le cucciolate diventano davvero numerose) ed il fenomeno del randagismo aumenta, si è già partiti con la campagna di microchippatura (per 189 tra randagi e non) così come previsto dal regolamento sul randagismo, approvato non molto tempo fa in Consiglio comunale. Bisogna ancora attendere però, e non si sa quanto, per la campagna di sterilizzazione.
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