Adrano. Finanziato l’organismo che unisce 9 Comuni. Ferrante: «Subito i bandi»
Arrivano buone notizie per il Gal Etna. Nella Gazzetta ufficiale della Regione è stata pubblicata la graduatoria definitiva della seconda fase relativa ai Piani di Sviluppo Locale: nell’elenco c’è anche il Gal Etna, al quale è stato assegnato un finanziamento di oltre 6 milioni di euro.
Il Gruppo di Azione locale che comprende 8 Comuni del comprensorio etneo e uno della provincia ennese, è stato collocato all’ottava posizione nella graduatoria definita, ottenendo esattamene fondi per 6.465.000 di euro.
Non nasconde la soddisfazione il sindaco di Adrano, Pippo Ferrante, il cui Comune è in atto capofila del Gal Etna. «E’ la seconda volta che accade – scrive Ferrante in una nota – nel 2003 il nostro territorio ottenne un finanziamento equivalente, le risorse sono state utilizzate per la realizzazione di opere pubbliche e la promozione del territorio che allora era composto dai Comuni di Adrano, Bronte, Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Maletto e Ragalna».. Erano infatti 6 i Comuni componenti del Gal di allora, adesso il «nuovo» Gruppo di Azione locale si è allargato e conta l’adesione di 9 Comuni: sono entrati a farne parte anche Belpasso, Catenanuova e Maniace. Ferrante presiederà il Gal ancora per poche settimane, infatti entro il 30 ottobre dovrà essere costituita la nuova società e poi il nuovo Consiglio di amministrazione.
«Contiamo per l’inizio del 2011 – aggiunge il sindaco Ferrante – di pubblicare i bandi che saranno riservati ai privati per realizzare strutture ricettive, migliorare le aziende agricole del territorio e favorire la nascita di nuove imprese».
Obiettivo generale del Gal è la valorizzazione delle risorse ambientali e culturali per la fruizione turistica ecosostenibile e l’offerta integrata di prodotti tradizionali agricoli e artigianali per la realizzazione di «percorsi del turismo, dei sapori, dei colori e della tradizione locale».
In particolare gli interventi prevedono: sostegno alla creazione e allo sviluppo di microimprese, alla incentivazione di attività turistiche per la tutela e la riqualificazione del patrimonio rurale e la realizzazione di aree mercatali.