Una drammatica corsa contro il tempo, bussando alla porta di diversi ospedali, per salvare la vita a un bambino, Gabriele, neanche sei anni compiuti. Sanitari del 118 e medici, carabinieri e vigili urbani, pure volontari di protezione civile, impegnati in una movimentata mezza giornata, ieri a Biancavilla, per soccorrere il piccolo, dalla nascita affetto da una patologia ai polmoni e ieri colto da una gravissima insufficienza respiratoria.
La richiesta di soccorso è arrivata proprio da loro. Prima il trasporto al «Maria Santissima Addolorata», dove il piccolo è stato sottoposto ai primi accertamenti e a radiografia toracica, che hanno evidenziato la gravità della polmonite. Poi, visto il quadro preoccupante, la decisione di trasferirlo in una struttura più attrezzata per la rianimazione pediatrica.
Un primo tentativo al Policlinico di Catania è andato a vuoto: nessuna disponibilità di posti. Stessa risposta data ai medici biancavillesi da parte dell’ospedale «Garibaldi». Un posto letto si era reso disponibile al nosocomio di Caltagirone, ma si è preferito trasportare il bambino al Policlinico di Messina. Così un’ambulanza, preceduta da una pattuglia di carabinieri a sirene spiegate, ha trasportato il paziente a piazza Don Bosco, da dove, in elisoccorso, è stato trasferito nella città dello Stretto. Gabriele, adesso, lotta tra la vita e la morte.
VITTORIO FIORENZA su La Sicilia di oggi
Ecco il servizio andato in onda su VideoStar http://www.videostartv.net/?p=1197
Rimangono gravi le condizioni di Gabriele, il bambino di quasi 6 anni di Biancavilla, colto da insufficienza respiratoria per una polmonite acuta. Il piccolo è ricoverato in Rianimazione al Policlinico di Messina, dopo essere stato sottoposto alle prime cure e ad accertamenti all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” e dopo che due strutture catanesi, il Policlinico e il “Garibaldi”, non avevano dato disponibilità al ricovero per mancanza di posti letto liberi. «Chiederemo – interviene con una nota il sindaco di Biancavilla, Pippo Glorioso – di accertare le responsabilità della vicenda, anche in riferimento al fatto che non è certo la prima volta che Biancavilla è costretta a subire, impotente, episodi di malasanità del genere».
V.F. sul quotidiano La Sicilia