E’ stata una coltellata al cuore a causare la morte di Rosario Ranno. Lo ha stabilito il medico legale, Francesca Berlich, durante l’autopsia. Ranno è morto dopo un’agonia di tre ore, all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania. 
 
Secondo la ricostruzione dei fatti, la vittima stava passeggiando con la fidanzata ed un’altra coppia di amici, quando tutti e quattro si sono trovati di fronte un gruppo di giovani con cui c’erano stati dissidi in passato. Dopo un acceso diverbio, il ragazzo è stato colpito a morte.
Sono in tutto quattro le persone fermate per l’omicidio: tre minorenni di 17 anni e un maggiorenne di 19 anni, Alfio Scarvaglieri. Secondo indiscrezioni, a colpire mortalmente il giovane sarebbe stato uno dei minorenni. Il Gip dei minori, Alessandra Chierego, ha disposto il trasferimento dei tre minori al carcere di Bicocca. 
 
 
Stamane, in Prefettura, il sindaco Ferrante ha preso parte ad una riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che lui stesso aveva richiesto. “Bisogna intervenire sul piano educativo con progetti rivolti ai giovani – ha detto Ferrante – e rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei centri di aggregazione. Siamo convinti che il problema sia di carattere educativo”.
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I funerali del giovane saranno celebrati domani, a partire dalle ore 16, in Chiesa Madre.
C’è grande mobilitazione tra istituzioni, associazioni e semplici cittadini per unirsi al dolore dei familiari, molti indosseranno una maglietta bianca con il nome di Rosario e parole affetto (foto a lato). La città si appresta a vivere il giorno del grande dolore con una imponente partecipazione popolare.
Come annunciato nei giorni scorsi, il sindaco Ferrante, ha proclamato il lutto cittadino per domani in segno di cordoglio: disposta, pertanto, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta o listate a lutto sugli edifici comunali, pubblici e scolastici. Il sindaco invita tutti i cittadini ad esprimere i1 dolore dell’intera collettività nei confronti di familiari e amici di Rosario, ed i titolari degli esercizi commerciali ad unirsi al cordoglio della città abbassando le saracinesche dei negozi durante la celebrazione del funerale.
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