Sul tavolo c’era il milione e 350 mila euro che la Simeto-Ambiente a oggi ha a disposizione. Somme che dovrebbero essere girate al Consorzio Simco per pagare stipendi e fornitori. E qui sta il nodo della questione. Il Consorzio avrebbe pensato di destinare il 65% per gli stipendi, la restante parte la conserverebbe per girarla, poi, ai fornitori. I lavoratori, però, non ci stanno. Vogliono l’intera mensilità.
Si è andati avanti per ore, con il viceprefetto vicario, Angelo Sinesio che ha tentato di conciliare le parti senza riuscirci. Nonostante l’intera giornata sia, poi, trascorsa con diversi tentativi di far rientrare la situazione, alla fine tutto rimane, purtroppo, inalterato.
I lavoratori, dunque, restano in stato d’agitazione ed esprimono la loro protesta attraverso le assemblee sindacali che bloccano l’attività lavorativa per due ore al giorno, mentre per domani è prevista la completa astensione dall’attività di raccolta dei rifiuti, con i cumuli di immondizia che già si sono formati ai margini delle strade.
Per Simeto-Ambiente sono, comunque, ore cruciali. L’amministratore unico, Angelo Liggeri, è in attesa dell’arrivo del milione di euro richiesto alla Regione Siciliana come anticipazione. A questa somma si dovrebbero, poi, aggiungere altri 8 milioni di euro circa, destinati sempre dalla Regione Siciliana. Questa volta, per entrambe le somme richieste, non si tratta di prelievi dal fondo di rotazione, ma di anticipazioni che vengono sottratte direttamente dagli stanziamenti inviati dal governo regionale ai singoli Comuni. Con tali somme si dovrebbero pagare il saldo di novembre, le mensilità di dicembre 2009 e gennaio 2010. E proprio ieri è scaduto il termine concesso ai 18 sindaci per dare il proprio assenso all’anticipazione. Assenso che doveva essere inoltrato ai tre assessorati responsabili di questa nuova direttiva (autonomie locali, economia, ed energia e servizi di pubblica utilità). Visto che i Comuni non hanno ottemperato alla richiesta, è stato predisposto, sempre dalla Regione Siciliana, l’invio di commissari ad acta. L’arrivo dovrebbe aversi la prossima settimana, probabilmente già martedì i commissari saranno nei diversi comuni.
Intanto il prossimo 29 gennaio, assemblea dei soci con un punto importante all’odg: la scadenza del mandato per l’amministratore unico, Angelo Liggeri. (fonte La Sicilia)
Ecco invece (foto sotto) la situazione nella nostra città, dove i pochi cassinetti rimasti sono ormai stracolmi e qualcuno ha pensato bene di dare fuoco alla spazzatura che è tornata a riempiere le nostre strade, come accaduto la scorsa notte nella centralissima Via Bruno Buozzi, ormai trasformata in una discarica, con i residenti costretti a convivere per molte ore con un “puzzo” davvero insostenibile.
Le parole di Liggeri:
«Voglio arrivare al 30 di giugno avendo ottenuto l’approvazione dei bilanci e l’accertamento per il biennio 2008 ed il 2009 – afferma l’amministratore Angelo Liggeri – oltre a redigere un piano finanziario e tariffario per il 2011 ed attivarmi per stilare i punti base del nuovo bando di gara per il servizio dei rifiuti solidi urbani, in scadenza tra 18 mesi».
Un tempo ancora lungo, ma nel frangente è necessario pensare i servizi che, come pensa Angelo Liggeri, verranno creati a misura dei comuni destinatari (a scelta, senza imposizioni dall’alto), per poi indire il bando di gara. Obiettivo sarà certamente quello di ridurre i costi del servizio attualmente alle stelle. «L’obiettivo principale – continua Liggeri – resta sempre la raccolta differenziata».
Angelo Liggeri è stato riconfermato alla guida della società Ato Simeto-Ambiente. Un incarico di cinque mesi (la scadenza è fissata per il prossimo
30 giugno) nel corso dei quali si dovranno affrontare tappe importanti della crisi che in tema rifiuti Simeto-Ambiente vive ormai da oltre due anni.
Una riconferma, questa per Liggeri, arrivata ieri pomeriggio, al termine dell’assemblea dei soci, i 18 sindaci che costituiscono la società, che all’unanimità gli hanno riconsegnato il compito di continuare il lavoro svolto fino ad oggi. All’amministratore unico, dunque, il non facile compito di non far soccombere i Comuni e di riuscire a traghettare fino in porto questa barca sotto il nome di Ato CT-3 che fa acqua da tutte le parti.
Intanto i sindacati di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, e Fiadel-Cisal hanno revocato le assemblee sindacali, con gli operatori tornati a lavorare regolarmente. Almeno sulla carta così dovrebbe essere visto che molti comuni (non tutti) restano sommersi dai rifiuti. Ed intanto restano, ad oggi senza stipendio gli operatori ecologici di Paternò e Gravina di Catania, comuni gestiti dalla società Gesenu. Un problema per loro di natura tecnica non gli ha permesso di avere accesso alle somme.
Stato d’agitazione ritirato. I sindacati di Cisl, Uil, Ugl e Cisal hanno deciso ieri pomeriggio, dopo uno scambio di opinioni sulla nuova emergenza rifiuti, di sospendere la protesta avviata in questi ultimi giorni di gennaio, nei Comuni di Simeto-Ambiente.
Una decisione maturata non in virtù del pagamento di parte dello stipendio dei lavoratori (il 60%), arrivato già a cominciare da ieri; ma maturata dopo aver preso in esame una comunicazione del Consorzio Simco che annuncia come nel corso di un incontro tenutosi a Palermo, nella sede dell’assessorato regionale all’Industria, sia stato annunciato l’impegno della Regione di far giungere entro il prossimo 5febbraio “il programma di copertura finanziaria fino al prossimo mese di luglio”.
Secondo quanto prospettato, dunque, la crisi dovrebbe rientrare a giorni, rimangono, comunque, i dubbi su fino a quando durerà lo stato di calma.
Per molti dei diciotto Comuni, tra questi Paternò, si vivono nuovi giorni di passione con i rifiuti che già ricolmano per metri le strade. L’intensa pioggia caduta ieri ha poi completato il già triste quadro con sacchetti di immondizia galleggiante e sparsi per le strade praticamente in mezza provincia.
“La Sicilia”