Commentando poi la riunione svoltasi ieri pomeriggio nelldella Simeto Ambiente di Corso delle Province, a Catania, lo stesso sindaco ha affermato che “sino a quando continuiamo così, parliamo di nulla! Non è con i numeri che si risolvono le cose, non possiamo certo mettere noi i soldi che la gente non paga. È un modo poco serio di affrontare la questione. Questi 150 milioni di euro di debiti che ha l’Ato Ct3 con le ditte non si possono prelevare dalle casse comunali, dai nostri bilanci è impossibile – continua amareggiato il sindaco Ferrante, puntualizzando il fatto che contemporaneamente, deve gestire l’occupazione municipale da parte dei netturbini – ogni mese mi trovo a dover sborsare per questa società fino a 145 mila euro, non si può più andare avanti».
Si acuiscono, nel frattempo, anche le proteste dei netturbini, che nei giorni scorsi giornata hanno creato non pochi disagi nella cintura pedemontana del Catanese: all’occupazione del Salone Conferenze di Palazzo Bianchi ad Adrano da parte degli operatori ecologici del Consorzio Simco (vedi foto), simultaneamente si è aggiunto il blocco della tangenziale a Gravina di Catania per buona parte della mattinata.
fonti: siciliainformazioni.com / gazzettadelsud.it – foto: osservatoriosiciliano.it / televideoadrano.it
Ancora in primo piano la protesta degli operatori ecologici che da tre giorni attuano il blocco della raccolta dei rifiuti e occupano palazzo Bianchi, la sede di rappresentanza del Comune. E’ una lotta dura ma pacifica quella dei netturbini che aspettano ancora il saldo dello stipendio di dicembre. E ieri mattina, i lavoratori adraniti (dopo avere dormito per la seconda notte a palazzo Bianchi), hanno accolto i loro colleghi di altri Comuni per decidere come proseguire la protesta.
Dopo varie riunioni nella sale di palazzo Bianchi, alle quali ha partecipato anche il sindaco Pippo Ferrante, è stato deciso che lunedì prossino la protesta si sposterà a Roma: già fissata la partenza dei pullman: appuntamento in via San Leo, lunedì alle 17. L’obiettivo è, dunque, dare ulteriore visibilità all’emergenza rifiuti nel Catanese e quindi investire della problematica il governo nazionale.
«L’amministrazione comunale di Adrano metterà a disposizione gli autobus – dice il sindaco Ferrante – io sarò accanto ai lavoratori. Sono in contatto con altri sindaci per coinvolgerli in questa iniziativa. Al governo nazionale chiederemo un intervento risolutivo per quello che è ormai diventato un dramma sociale. La situazione è ormai arrivata al limite – ha aggiunto – e penso che sia necessario l’intervento dell’esercito e della Protezione civile: le strade sono invase dai rifiuti e tra poco sarò costretto a chiudere le scuole».
I lavoratori intanto chiamano a raccolta tutti: famiglie, politici e cittadini. «La trasferta a Roma è forse per noi l’ultimo treno – dice Giuseppe Bua, uno degli operatori ecologici in prima linea nell’organizzazione del viaggio romano – è un’occasione da non perdere perché vogliamo finalmente portare all’attenzione pubblica nazionale un problema del quale poco si parla. Solo dopo il ritorno da Roma sospenderemo la nostra lotta».
Dopo le riunioni a palazzo Bianchi, ieri
intorno a mezzogiorno gli operatori
ecologici hanno attraversato in corteo il
centro cittadino: un manifestazione silenziosa
attuata con grande dignità. Ieri
intanto al Comune di Adrano è arrivato il
commissario inviato dalla Regione per
approvare gli atti necessari per l’accesso
al fondo per il pagamento dei netturbini.
SALVO SIDOTI
“Biancavilla sul baratro”. Le parole del sindaco Giuseppe Glorioso mostrano, come quelle degli altri primi cittadini dell’Ato 3 Simeto Ambiente, lo stato di preoccupazione dei Comuni etnei che vivono l’emergenza rifiuti e la crisi gestionale e finanziaria dell’ambito territoriale. Biancavilla è tra quei Comuni che non ha dato via libera all’accesso al fondo di rotazione che avrebbe tamponato per il problema per alcune settimane. Ieri, quindi, al palazzo comunale si è insidiato il commissario ad acta inviato dalla Regione Siciliana. Giuseppe Terranova, funzionario del Dipartimento regionale delle Autonomie Locali, ha di suo pugno proceduto a disporre l’atto presso gli uffici della Ragioneria generale per un’anticipazione di cassa di oltre 622mila euro.
“E’ una somma che fa riferimento solo al periodo dicembre/gennaio – spiega il sindaco Giuseppe Glorioso – per le casse del nostro Comune è un ulteriore salasso al quale non sappiamo più come far fronte. Fra l’altro, la somma che ci è stata chiesta non risolverà il problema e tra qualche giorno ci ritroveremo pertanto ad impegnarci per un’altra anticipazione. Ormai – conclude il primo cittadino – siamo sul baratro ed ora il rischio di non riuscire più a garantire i naturali servizi alla città è concreto”.
VITTORIO FIORENZA su La Sicilia
I lavoratori hanno ricevuto la visita di consiglieri e coordinatori del Pdl adranita che hanno espresso la loro solidarietà. E proprio il Pdl ha chiesto la convocazione di una seduta straordinaria ed urgente del Consiglio comunale «per il reperimento in Bilancio e l’anticipazione delle somme necessarie per consentire il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e/o l’adesione al Fondo di rotazione proposto dal Governo regionale».
fonte: La Sicilia
Che i cittadini non paghino è un problema, ma credo che aumentare la tariffa igiene ambientale più del doppio credo che sia ancora peggio, tra l’altro senza approvazione da parte dei consiglio.
Spero che quello che dice il sindaco che il problema è dovuto ai cittadini che non pagano sia uno scherzo. Sono in molti a pagare, e credo che questi debbano essere difesi e non accusati.è non partiamo con sta “benedetta” raccolta differenziata forzata. Come è stat fatto l’ordinanza sugli uncini dei sacchi non si poteva farlo anche per la raccolta differenziata?
Poi credo che i consorzi non siano esenti da colpe, vedi vari consigli di amministrazione, spese folli, senza controonlli, ma visto che molti sono a parteciazione anche pubblica, non credo sia arrivato il momento di parlare di EFFICIENZA!