Alcune proposte per la soluzione del problema rifiuti (presentate in Consiglio Comunale)
Gestione dell’emergenza
1) Gara d’appalto temporanea (con modifica bando): inserire nel bando soltanto i servizi minimi ed indispensabili per ottenere un notevole risparmio nei successivi mesi. Tutti i servizi tagliati verranno riorganizzati dal Comune con personale proprio o con successivo bando, per avere un migliore controllo del servizio. Ad oggi è stata bandita un’altra gara, temporanea, ma senza sostanziali modifiche nel bando che possano renderlo maggiormente appetibile per le ditte.
2) Verificare la possibilità di reintroduzione dei cassonetti in alcune zone per facilitare il sevizio ed il ritorno alla normalità.
3) Rientro economico (sanatoria per il passato) per la normalizzazione economica: prevedere una sanatoria per gli anni passati (naturalmente con tariffazione che tenga conto della legittimità delle tariffe del passato), con un doppio obbiettivo:
- recupero somme per le casse comunali, con pagamento dei debiti alle imprese in attesa;
- liberare le famiglie di Adrano dalla morsa di enti riscossori (Serit, Engeneering, ect).
Nuovo Piano rifiuti
Il servizio, come previsto dalla legge, può essere effettuato tramite:
- gestione in house;
- gara di appalto.
Se il costo del servizio dovesse ridursi (al di sotto dei 2,5 milioni di Euro), sarebbe auspicabile una gara d’appalto, con la previsione della separazione alla fonte. In questo caso (costo ridotto), il vantaggio della gestione in house verrebbe ad annullarsi, divenendo molto basso il margine di guadagno dell’impresa. Il punto fondamentale è organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non è un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non è quindi rappresentato dalla tecnologia, quanto piuttosto dal coinvolgimento della comunità, chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
Le uniche vie per risparmiare sono rappresentate dalla rimodulazione dei servizi, con garanzia di quelli essenziali, la raccolta differenziata, la revisione del monte ore di lavoro per il personale secondo i servizi individuati, il corretto funzionamento dell’isola ecologica, il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti.
Nel dettaglio, la nostra proposta prevede:
- piano rifiuti con riduzione dei servizi (alcuni offerti da impiegati comunali, ad esempio centri di raccolta gestiti dal Comune con proprio personale), al fine di avere un servizio meno costoso:
– tariffazione puntuale e premialità per i più virtuosi: introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli;
– organizzazione della raccolta differenziata:
realizzazione di centri di raccolta intermedi e di quartiere;
realizzazione di impianti di riuso e riparazione: centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengano riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale. Esempio: ad Aci Sant’Antonio è stata realizzata un’aula informatica di una scuola elementare solo con materiali di un centro di riuso;
realizzazione di impianti di riciclaggio, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva;
realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla differenziazione, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua;
– diffusione del compostaggio domestico, con un risparmio di 50 mila euro, che permetta una migliore e più agevole raccolta al di fuori del centro urbano, prevedendo l’utilizzo per i residenti delle contrade;
– penalità per la ditta in caso di non raggiungimento della quota di differenziata prevista;
– piano di comunicazione adeguato, realizzato internamente al Comune, per la fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e per la promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo (determina una riduzione dei rifiuti);
- task force per il controllo del servizio: per quanto attiene al controllo ed al monitoraggio del servizio reso dalla ditta aggiudicataria, la nomina di dipendenti comunale che svolgano le funzioni di controllo nei quartieri, la gestioni dei Centri di recupero di quartiere, organizzando sopralluoghi e comunicando eventuali decurtazioni alla ditta aggiudicataria;
- progettazione e realizzazione impianto di compostaggio.
Adrano può diventare, come altri Comuni, centro di eccellenza rifiuti (sponsorizzando collaborazioni con CNR e Università). Il nostro motto deve diventare “paghiamo di meno, così paghiamo tutti“, come affermato dalla Consigliera Leocata in una intervista a TVA dello scorso 26 Giugno. A dimostrazione di ciò, le seguenti tabelle mostrano una notevole riduzione dei costi con meno servizi, svolti meglio, con riduzione del conferimento in discarica.
I Consiglieri Comunali:
– Luca Petralia
– Agatino Perni
– Giovanni Ricca
Allora prima della Leocata citiamo Grillo che lo disse nel 2012, e chissà quanti prima di lui….Puntualizzazioni futili, direi.
Ha fatto bene a citarne la fonte. Provvediamo a modificare l’articolo. Grazie
Quando si citano le frasi o motti di altri è doveroso citarne la fonte, ritenendola solo una pura dimenticanza, vi pongo rimedio; “paghiamo di meno, così paghiamo tutti” (cit. Maria Elisa Leocata intervista TVA del 26-06-2014)