Punta sull’allarme sicurezza, prevenzione criminalità, rispetto delle regole di deontologia professionale e parità di trattamento, il sit-in che il Movimento dei poliziotti democratici e riformisti organizza martedì 27 settembre, dalle ore 16 alle 20, all’interno dell’isola pedonale di via Etnea, e precisamente nel tratto compreso tra via Biscari e via Collegiata. Saranno un centinaio i manifestanti tra agenti della Polizia di Catania e i delegati delle nove province siciliane che aderiscono alla sigla MP, la più rappresentativa organizzazione sindacale, come numero di iscritti, della Polizia di Stato nella regione Sicilia.
I poliziotti, dopo avere sollecitato più volte l’intervento del questore Marcello Cardona su questioni legate alla sicurezza e alla salute, hanno deciso di scendere in piazza per denunciare le sempre più precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare. Tanti i punti in discussione: riduzione degli organici, strutture vetuste, commissariati che versano in condizioni igienico-sanitarie disastrose, mancanza di mezzi e risorse economiche.
“C’è un serio rischio per la sicurezza dei cittadini – dice Marcello Rodano, segretario provinciale di Catania, un calo di attenzione che Catania non può permettersi. Il Commissariato di Librino, dopo essere stato frettolosamente trasferito presso la nuova sede di Villa Nitta, si è scoperto che, quella che doveva rappresentare una infrastruttura più funzionale, è risultata inadeguata per mancanza di condizioni sanitarie e per le basilari misure di sicurezza, come ad esempio l’assenza totale di porte e vetri blindati. Mentre San Cristoforo ha subito una specie di dieta forzata, il personale è stato dimezzato alla risibile soglia di 15 unità ed è stato depauperato anche alla voce volanti. ”.
Il documento di denuncia redatto dai poliziotti, oltre a puntare l’attenzione su Catania, si concentra anche sui presidi distaccati di Caltagirone, dove nello scorso aprile è crollato parte del soffitto dell’Ufficio denunce, e Adrano, anch’esso a rischio sicurezza per le cattive condizioni in cui versano le strutture e per la poca attenzione e sensibilità verso la salute dei poliziotti e dei cittadini visto che negli ultimi tempi i locali sono sempre di più in balìa di piccioni che hanno scelto la sede della Polizia per depositare lo sterco.
“Una protesta quella del Movimento che riguarda la sicurezza ma anche la tutela dei diritti dei colleghi – spiega Antonino Alletto, segretario generale nazionale di MP – e mi riferisco all’arbitrario trasferimento d’autorità ad altra sede del nostro segretario provinciale, Marcello Rodano, una voce sindacale incline a denunciare le cattive gestioni perpetrate nel tempo dall’attuale dirigenza della Questura e pertanto da punire. Il nostro è un sindacato democratico, le scelte vanno discusse e condivise. Non permettiamo a nessuno – prosegue – di comportarsi da imperatore. E sulla polemica nata in questi giorni tra la vicequestore Marilina Giaquinta e il segretario provinciale di Catania, Marcello Rodano, aggiunge: “Siamo stati accusati di essere sessisti, medievali, retrogradi e di volere vedere le donne in burqa, senza tenere conto che oltre il 15% degli iscritti sono donne, una percentuale ben al di sopra delle altre sigle sindacali. Tengo a sottolineare che, all’interno della Polizia, ci sono dei principi ai quali bisogna attenersi, vale a dire regole di deontologia e di salvaguardia dell’onore e dell’immagine dell’Istituzione della Polizia di Stato, che vale dalla qualifica di agente a quella di dirigente, senza distinzione di sesso. Dunque, non si possono usare due pesi e due misure”.
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– Fonte: livesicilia.it