Lascia, dunque, anche Di Gloria e lo fa dopo avere consegnato al sindaco una lettera, nella quale scrive che con le sue dimissioni intende «agevolare il percorso di definizione della verifica per ripartire con un’attività amministrativa ancora più efficace». Di Gloria vuole dare così uno scossone per chiudere un’estenuante verifica e ripartire con una nuova azione amministrativa da «condividere con tutte le forze politiche che hanno sostenuto l’attuale esperienza amministrativa compreso il Pd, oltre che Udc e Fli». Di Gloria, dopo avere ringraziato il sindaco per avergli dato «l’opportunità di dare il proprio contributo», gli augura «un buon proseguimento di attività per rafforzare l’azione di risanamento economico, culturale, ambientale e sociale della città».
Intanto, il segretario del Pd adranita, Adele Trovato, dice: «Occorre un’immediata riflessione che ridia slancio al Progetto del 2008. Il Pd resta con coerenza fermo sulla propria posizione che diventa ancora più urgente: è necessario un cambio di rotta e un gesto forte che rimetta in moto la politica». E sulle dimissioni di Di Gloria interviene il coordinatore del Pdl, Pino Liggeri. «Mentre Ferrante grida a lupo a lupo, un altro assessore lo abbandona – scrive in una nota – ci chiediamo quali problemi esistono nella coalizione che amministra la città? Quali sono i motivi veri che hanno portato il Pd e Civica 2000 ad abbandonare Ferrante?».
Dunque, pare la verifica non possa più attendere: una svolta potrebbe arrivare presto con l’azzeramento della Giunta comunale che il sindaco potrebbe attuare prima dell’approvazione del Bilancio prevista per metà luglio. In piena estate, ci saranno novità nella squadra del sindaco, il quale sulle dimissioni di Di Gloria dice: «Non condivido ma rispetto la decisione di Di Gloria, occorre comprendere che i partiti hanno i loro tempi e bisogna concederli. Mi auguro che la verifica si chiuda presto, per consentire all’amministrazione di ripartire con una squadra motivata».