Prima di analizzare a fondo la questione, un piccolo cenno merita la vicenda che ha visto protagonista il vice-sindaco Vadalà. Al di là di dimissioni vere o presunte, protocollate o meno, risulta quantomeno fuori luogo che un amministratore, che tutti immaginano impegnato a risolvere i tanti problemi della città, si industrii in ripicche nei confronti di questa o di quell’emittente televisiva. Ancora una volta si confondono i propri uffici con gli interessi personali. Forse adesso è il caso di protocollare le dimissioni…
Torniamo agli spazi autogestiti di questi giorni. Tutti i protagonisti ovviamente rivendicano il proprio buon operato, bacchettando, seppur mai in modo netto, il sindaco che sostengono (o sostenevano?): Ferrante, sono parole loro, avrebbe fatto “poco” o “pochino”, forse perchè ancora in una “fase di rodaggio” (dopo due anni e mezzo di governo della città). Nessuno parla del rischio di elezioni anticipate ma anche lo stesso sindaco sa che i suoi prossimi avversari arriveranno dall’interno della sua eterogenea coalizione. Sarebbe infatti illogico che l’Mpa (al cui interno è da valutare la posizione del “leanziano” assessore Di Gloria) o il Pd non pensino, visto il clima che si respira a livello nazionale, al proprio futuro locale. Siamo alle schermaglie iniziali, ai primi distinguo, quantomai sintomatici.
In tale contesto, per comprendere le possibili evoluzioni, bisognerà tenere in grande considerazione una delle variabili impazzite che caratterizza l’illogico contesto politico adranita. Il riferimento è ai consiglieri, specialmente a chi guadagna convocando commissioni a ritmi forsennati (con relativi rimborsi), i quali salterebbero dalla sedia al solo “odore” di nuove elezioni, dato che questo significherebbe “finanziarsi” un’altra campagna elettorale nel breve periodo.
Nel caos che si aprirebbe con un rimpasto, ogni consigliere si sentirebbe autorizzato, visti i precedenti poco felici di quest’amministrazione, ad avanzare pretese. C’è già chi ha prenotato l’assessorato preferito per l’amico o la fidanzata oppure chi sogna di soffiare a Brio la poltrona della presidenza. Sogno che in realtà buona parte della città condivide!
Alternative crediamo non ce ne siano, a meno che non si voglia rimanere in un ricatto giostrato da chi con la politica cerca di fare gli interessi propri invece che quelli della città e dei cittadini.
in questo post ce il sunto di 2anni&mezzo di governo e sopratutto una diapositiva descritta eccellentemente di quello che è la situazione attuale della nostra città.