La legge del tempo è inesorabile ed alla fine, dopo tanti comunicati che annunciavano “dichiarazioni” di intenti, la verità viene fuori ed inchioda Lombardo alle sue responsabilità politiche.
All’ARS, si consuma l’ennesima farsa messa in atto da attori mediocri ma profumatamente pagati con le tasse dei cittadini.
Il Governo presenta un progetto “piano casa”, le trombe del mastodontico ufficio stampa diramano la notizia, il PDL Sicilia, quello non leale per intenderci, visto che l’altro, quello originale viene definito PDL dei lealisti che fanno riferimento ad Alfano e Schifani, presenta una richiesta di emendamento non appoggiata dal governo Lombardo e sconfessata dal PD.
La maggioranza variegata frana a valle e ciò può significare il mal di stomaco di questo o quel gruppo che non ha ottenuto “visibilità”, leggasi poltrone.
E così, con la Sicilia che frana, per simbiosi, non può che franare anche Lombardo con tutti i … filistei.
Ma oggi, il governo ha ben altre cose da pensare, c’è la BIT dove bisogna presentare la “Sicilia che non c’è”.
Reduce dalla visita alla Bit di Milano, Lombardo dice che promuovere in questo tipo di mostre il turismo in Sicilia è un investimento con «redditività prossima allo zero» e che bisogna cercare altre vie, in particolare utilizzando Internet. Il presidente della Regione si dice poi convinto che si troverà il modo per sbloccare il Piano casa, che – sottolinea – deve essere destinato soltanto all’edilizia abitativa. (La Sicilia)
sottolinea – deve essere destinato soltanto all’edilizia abitativa.