Nell’atto di indirizzo dell’esponente catanese del Pdl, firmato anche da altri deputati regionali, si arriva all’impegno per il governo regionale attraverso una attenta disanima della situazione. Innanzitutto, D’Asero ricorda che “una deliberazione della Corte dei Conti stabilisce che la materia è normata dalle regole comunitarie le quali, a loro volta, impongono la destinazione dell’indebitamento a spese di investimento” e che “la massa più consistente del debito regionale, autorizzato in ogni esercizio finanziario, si riferisce a spese di investimento cumulativamente considerate”. Ma anche, spiega D’Asero, che “la nostra regione è fra quelle che non assicurano l’equilibrio fra entrate e uscite, ergo il pareggio di bilancio”.
Nino D’Asero sottolinea la precarietà della situazione finanziaria attuale, la quale “ci obbliga a operare con una chiarezza che al momento non esiste: due ddl del governo, per altro, chiedono all’Ars l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finale 2009 e l’assestamento di bilancio per l’esercizio 2010, mentre il rendiconto per il 2008 non è nemmeno stato approvato”.
D’Asero ricorda che “vi sono, comunque, alcuni segnali inquietanti quali il ritardo nei trasferimenti ai Comuni, il blocco dello stesso sistema informativo centrale (Sic), che fanno temere una paralisi economica in quanto immediatamente influenti sul normale andamento dell’economia siciliana”. Insomma, una situazione preoccupante cui mettere un freno e regole certe, per un futuro fatto di “investimenti utili ancor più certi!”.
“Vista la situazione finanziaria difficile e i tagli preventivi – conclude D’Asero – la prudenza e il senso di responsabilità non sempre dimostrati da questo governo regionale devono essere sempre più presenti; per questo ho preparato l’odg che sottoporrò all’Aula: i mutui cui il governo pare rivolgersi debbono essere ben utilizzati”.
Palermo, 29 settembre 2010
vicepresidente Commissione Bilancio