AGGIORNAMENTO #3
Le indagini restano serratissime. E, soprattutto, aperte a qualsiasi pista e qualsiasi risvolto. L’efferata uccisione di Maurizio Maccarrone è da annoverare tra i delitti quantomeno anomali. Il 43enne adranita non ha, infatti, precedenti che possano ricondurlo a legami con la criminalità organizzata. E’ vero che è parente, cugino per essere esatti, di quel Pietro Maccarrone rimasto implicato nell’inchiesta “Terra Bruciata” (dove rimase coinvolto il clan Scalisi). Ma agli inquirenti non risultano frequentazioni tra i due. Qualche piccolo precedente per fatti legati al gioco d’azzardo e nulla più nel passato di Maurizio Maccarrone. Da tutti indicato come persona perbene e gran lavoratore.
Eppure, quella ai suoi danni è stata una vera e propria esecuzione di stampo mafioso. Il sicario, o i sicari, lo hanno atteso con pazienza sotto casa: in via Antonino Cassarà. Lo hanno freddato proprio mentre aveva preso in mano le chiavi della sua station wagon. Ucciso con cinque colpi esplosi da una pistola calibro 7.65: due lo hanno raggiunto alla testa, gli altri tre al torace ed alla schiena. Il primo dei cinque proiettili sarebbe stato sparato a distanza. Ed allora, le indagini: come detto, si seguono tutte le piste. Nulla viene lasciato al caso. Per tutta la giornata di ieri sono stati interrogati i familiari, gli amici ed i conoscenti dell’uomo. Come sempre accade in questi casi si prova a ricostruire gli ultimi giorni della vittima alla ricerca di un indizio, un fatto, un appiglio che possa dare la svolta all’inchiesta.
Le indagini sono condotte dalla polizia del commissariato adranita e della Questura e coordinate dal pubblico ministero Giuseppe Sturiale.
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AGGIORNAMENTO #2
Un illustre sconosciuto nel panorama della criminalità organizzata, ma ucciso come un boss, in maniera plateale: trucidato alle spalle e finito con un colpo di pistola alla testa. Cinque proiettili calibro 7,65 per uccidere sotto casa, in una strada della periferia di Adrano, Maurizio Maccarrone, 43 anni, sposato padre di due figli, mancato consigliere per il Megafono alle ultime elezioni comunali ad Adrano, pur non avendo sfigurato essendosi posizionato tra i primi non eletti, ausiliario in una clinica privata di Biancavilla e commerciante di ortofrutta per diletto. La polizia non sa che pista privilegiare:una vecchia denuncia, otto anni fa, per gioco d’azzardo non porta al momento da alcuna parte. Ecco perché, a vasto raggio, gli investigatori del commissariato propendono per un’eliminazione dovuta ad uno sgarro maturato in un non meglio definito ambito, forse per questioni di denaro oppure per altro. Ma al momento non si sbilanciano.
Stamattina alle 7 Maurizio Maccarrone è andato incontro alla morte non appena messo piede fuori l’uscio di casa: un sicario, forse spalleggiato da un complice lo ha atteso in via Carlo Alberto dalla Chiesa per poi freddarlo alle spalle in via Cassarà. Cinque colpi di pistola calibro 7.65 in rapida successione tirati certamente da un sicario esperto. Tutti i colpi sono andati a segno, l’ultimo è stato sparato alla testa per una vera e proprio un’esecuzione.
Maccarrone aveva girato l’angolo e aveva inserito la chiave nello sportello della sua auto, aveva con sé una busta con dentro un camice, lo stesso che utilizzava durante il lavoro all’”Opera del Cenacolo di Cristo Re”, una struttura sanitaria privata dove appunto Maccarrone faceva l’ausiliario presso una clinica riabilitativa. La polizia stamattina ha interrogato parenti e amici della vittima, tutti sconvolti per una sua fine, assolutamente inattesa, inimmaginata.
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AGGIORNAMENTO
VIDEO —> http://catania.livesicilia.it/2014/11/14/omicidio-ad-adrano-il-video_317399/
Maurizio Maccarrone è stato colpito alla schiena e al torace da diversi colpi. Ad agire sarebbero stati in due, anche se a fare fuoco sarebbe stato solo uno dei killer che attendevano la vittima. Il medico legale ha svolto la prima ispezione cadaverica ma sarà l’autopsia a fornire elementi determinanti alle indagini.
Un omicidio pianificato nei minimi particolari quello che si è consumato questa mattina.Indubbiamente i sicari conoscevano le abitudini della vittima: lo hanno atteso sotto casa stamattina sapendo che sarebbe andato a lavorare a quell’ora. Maccarrone ha solo un piccolo precedente di polizia, ma non ha alcun legame, nè giudiziario nè familiare, con la criminalità organizzata. A questo punto nessuna pista è esclusa, e quella dell’omicidio maturato nell’ambito della sfera privata sembra la più plausibile.
Si cercano possibili sistemi di videosorveglianza nella zona che possano aver filmato magari i sicari in fuga o mentre si appostavano per colpire. E inoltre sarà fondamentale il racconto delle persone chiamate dalla polizia come informate dei fatti, magari qualcuno ha visto qualcosa.
– Anthony Distefano e Laura Distefano
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E’ stato freddato con diversi colpi d’arma da fuoco esplosi, sembrerebbe, da una pistola di piccolo calibro il 43enne Maurizio Maccarrone. E’ accaduto tutto nei pressi della sua abitazione in via Gen. Carlo A. Dalla Chiesa attorno alle 6.30 di questa mattina. Maccarrone è uscito per andare al lavoro e lo hanno crivellato di colpi. La vittima lavorava presso una struttura sanitaria privata a Biancavilla e, di tanto in tanto, faceva anche il venditore ambulante.
Sul posto sono giunti carabinieri e polizia: sono proprio gli agenti del Commissariato adranita e della Squadra Mobile che indagano su un omicidio ancora tutto da ricostruire. L’inchiesta è coordinata dal PM Giuseppe Sturiale.