5 febbraio 1968 – 5 febbraio 2018, una data tristemente storica ad Adrano, una ferita che ancora fa male nei ricordi dei nostri nonni.
Giovane poliziotto, aveva soli 46 anni al tempo della morte, padre di due figli piccoli, Gerlando Falzone si trovava in servizio quando venne chiamato, insieme ai colleghi, per placare l’ira di un folle omicida.
A causa di un futile motivo, la cornata di una capra contro la sua porta, Pietro Ciadamidaro (che, al tempo, era stato dimesso già 2 anni prima da un manicomio), si armò di fucile e pistola e uccise prima il pastore proprietario della capra, Alfio Scalisi (31 anni), sparandogli alla testa. Subito dopo, Ciadamidaro si barricò in casa, in una domenica piovosissima, e allora si richiese l’intervento di Polizia e Carabinieri. Dopo lunghe trattative rivelatesi del tutto inutili, si tentò un’azione a sorpresa con lo spostamento delle tegole del tetto dell’abitazione dell’uomo, in modo da creare un’apertura e poter gettare all’interno gas lacrimogeno, così da costringere il Ciadamidaro ad uscire fuori. Ma l’omicida, resosi conto della presenza di due carabinieri e un poliziotto sul suo tetto, puntò l’arma verso l’alto e iniziò a sparare all’impazzata, colpendo i due carabinieri e il poliziotto, Falzone, in pieno viso.
Inutile la corsa in ospedale, Falzone morì poco dopo per le ferite riportate, sotto gli occhi attoniti e devastati della moglie e dei suoi cari.
Come riporta il sito di tvadrano.com, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, ha inviato un telegramma alla famiglia Falzone, nel quale scrive:
Desidero unirmi a voi con profonda commozione nel ricordo sempre vivo dell’Appuntato di Pubblica Sicurezza Gerlando Falzone, che con grande spirito di generosità ha sacrificato il bene supremo della propria vita nell’adempimento del dovere.
Di seguito, l’annuncio sul sito dei caduti della Polizia di Stato:
Mentre si prodigava, con cosciente sprezzo del pericolo, per consentire la cattura di un folle omicida, veniva raggiunto mortalmente da colpi di arma da fuoco esplosi dallo squilibrato. Nobile esempio di generoso coraggio e di elevato senso del dovere, spinto fino al supremo sacrificio della ancor giovane vita.
<<Nobile esempio di generoso coraggio e di elevato senso del dovere>>, parole piene di commozione, parole pregne di significato. Abbiamo iniziato il nostro articolo sottolineando come quella di Falzone sia ancora una storia che i nostri anziani ricordano bene, magari con gli occhi lucidi, ma quello che è importane è che il gesto di Falzone entri nel cuore dei più giovani, dei nostri padri, dei nostri zii. Il senso del dovere, il senso del sacrificio, il senso della Giustizia siano i valori che accompagnino il nome di Falzone quando viene raccontato oggi.
Una brava persona insomma, una di quelle che devono ispirarci e che dobbiamo prendere come riferimento.
Di seguito, un interessantissimo video-documentario creato dall’emittente tvadrano.com sulla storia di Gerlando Falzone.