Ora la fabbrica parte. Con un nome nuovo.
La società si chiama 3Sun, come tre soli, perché è divisa in quote uguali, al 33%, dai tre colossi industriali. Sono stati investiti 70 milioni da ciascuno dei tre soci, oltre a 49 milioni di project finance e di incentivo pubblico avallato dal Governo attraverso il Cipe.
Dopo il via libera, montata l’impiantistica pesante, da marzo a fine giugno è stata allestita sui pavimenti di resina avorio della fabbrica la prima delle tre linee capaci di produrre ciascuna in un anno pannelli fotovoltaici pari alla potenza di 80 megawatt di corrente solare. I macchinari sono entrati in fabbrica e sono scivolati su cuscini d’aria fino alle varie posizioni della catena automatica di produzione, dove sono stati montati sotto il controllo dei giapponesi, fornitori della tecnologia fotovoltaica, i quali non ammettono alcuna foto per non compromettere la riservatezza dei macchinari.
La prima delle tre linee di produzione ha prodotto finora qualche centinaio di pannelli (a regìme saranno 2.100 pezzi al giorno), che sono stati mandati in Giappone per le prove di certificazione. Quando, tra pochi giorni, i giapponesi metteranno timbri e firme sul documento di approvazione, la linea comincerà a produrre a tutto spiano.
A pochi chilometri ci sono la centrale a specchi di Archimede a Priolo, la centrale solare di Adrano, la centrale solare termodinamica promossa dalla Fera a Noto, il polo di ricerche e di produzione della StM di Catania, il centro ricerche solari dell’Enel: è il distretto del sole che trova come asse portante questa fabbrica. Andrea Cuomo, presidente della 3Sun, pensa che tra qualche anno lo stabilimento possa essere raddoppiato con un nuovo edificio, per arrivare a produrre pannelli fotovoltaici pari a mille megawatt di corrente solare. I prezzi saranno competitivi perché c’è il controllo dei costi sulla filiera e c’è integrazione delle competenze. Tra pochi anni questa tecnologia sarà competitiva con le altre forme di produzione della corrente e non avrà più bisogno degli incentivi per reggersi sul mercato. Visti dalla Sicilia, dove Omero fece trovare a Ulisse i buoi del dio Sole, i concorrenti cinesi non fanno paura.
In questo contesto di collaborazione, ad Adrano sta per essere completato il nuovo impianto fotovoltaico che sta sorgendo in contrada Contrasto (foto a lato). Sono stati già collocati migliaia di pannelli fotovoltaici nello stesso sito dove 30 anni fa venne costruita “Eurelios”, la prima centrale al mondo ad avere immesso in rete energia elettrica prodotta dal sole. Ed è nel segno di Eurelios che è stato rilanciato il sito di contrada Contrasto di Adrano, perché Enel Green Power, la componente “verde” del colosso elettrico italiano, ha deciso di installare proprio ad Adrano un impianto fotovoltaico che con una potenza di 9 MW sarà in grado di produrre ogni anno oltre 14 milioni di chilowattora. A Contrasto i lavori del nuovo impianto proseguono a ritmo serrato e sono stati già posizionati gran parte dei 32 mila pannelli che generano corrente continua in un’area vastissima di oltre 30 ettari, ma è di circa 20 ettari la superficie utilizzata per catturare l’energia solare. Si procede, dunque, rispettando i tempi previsti e mancano ormai solo poche settimane prima dell’immissione in rete dell’energia prodotta dal nuovo impianto adranita: entro la fine di agosto il processo di immissione in rete verrà concluso, quindi già nell’estate 2011 da Contrasto verrà prodotta energia per il fabbisogno di consumo di oltre 5 mila famiglie del territorio.
I vantaggi saranno notevoli anche per la tutela dell’ambiente e della salute, considerato che è stato calcolato che cosi si eviterà ogni anno l’emissione in atmosfera di circa 10 mila tonnellate di anidride carbonica. La Statale che attraversa il nuovo impianto, propone adesso un nuovo colpo d’occhio con le migliaia di pannelli immersi nella campagna adranita che confermano la vocazione solare di Adrano: a 30 anni da Eurelios, Adrano è ancora una volta “città del sole”.