Inizierà domani dinanzi al Gip del Tribunale di Catania l’udienza preliminare che riguarda l’inchiesta condotta dalla polizia  sulle centinaia di cani randagi presenti in due strutture gestite dall’associazione “Nova Entra”, a San Giovanni Galermo e ad Adrano. La Lav, la lega antivivisezione, già costituitasi parte civile per i reati in danno degli animali, sarà in tribunale con il Presidente nazionale, Gianluca Felicetti, a testimonianza dell’impegno dell’Associazione animalista, fermamente convinta della sussistenza delle gravissime condotte oggetto di indagine, tanto ai danni degli animali quanto ai danni delle casse del Comune di Catania.

Per l’inchiesta è stata decisa l’imputazione coatta del gestore dei due canili, Mario Bongiorno, nonchè di due funzionari del Comune di Catania e di due medici veterinari dell’Asp di Catania. Durante l’udienza del maggio 2016, fissata a seguito dell’opposizione da parte della Lav e de L’Altra Zampa alla richiesta di archiviazione presentata dalle Pubblico ministero il giudice per le indagini preliminari aveva riconosciuto la fondatezza delle istanze avanzate dalla associazioni, optando per l’imputazione coatta di sei persone,considerate le numerose prove raccolte.

Di fronte al Gip erano infatti emerse con forza le pessime condizioni nelle quali si trovavano i cani detenuti nei canili gestiti dalla Nova Entra, che apparivano presentare forti carenze dal punto di vista gestionale e strutturale, oltre che una generale mancanza di attenzione per il rispetto delle caratteristiche etologiche degli animali. I reati ipotizzati a vario titolo sono maltrattamento di animali e detenzione incompatibile con le loro caratteristiche etologiche, ma anche l’associazione per delinquere, la truffa aggravata e la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni.

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Fonte: cataniatoday.it