L’economia della città è al collasso, con numerosi esercizi commerciali che aprono e chiudono in tempi incredibilmente ridotti, segnale di una forte necessità economica in moltissime famiglie della nostra città. Ma vi è una forte concorrenza, sleale, scorretta, ma soprattutto illegale: l’ABUSIVISMO. Il settore maggiormente colpito è quello ortofrutticolo, dove camion e moto ape parcheggiati negli angoli delle strade più trafficate (spesso a ridosso di esercizi commerciali di analogo settore) offrono buste e cassette di ogni sorta di articolo a prezzi ovviamente inferiori rispetto ai negozi regolari. La lotta all’abusivismo in campagna elettorale è stata un forte cavallo di battaglia per l’attuale amministrazione comunale, ma reputo che il lavoro svolto sino ad ora non si possa ritenere soddisfacente, anzi!
Un mio amico una volta mi raccontò che stanco dell’abusivo che si piazzava sempre a poche centinaia di metri dal suo negozio, telefonava spesso ai vigili urbani per segnalare la cosa: Raramente si sono mossi dal loro posto e una volta gli hanno pure risposto: “MA LO SA CHE SONO LE 8 DEL MATTINO? LO LASCI LAVORARE, TANTO CHI VUOLE CHE CI VADA A QUEST’ORA…”
Questa è una delle più clamorose risposte che si è sentito dare dal centralinista di turno, ma di risposte assurde questo amico ne ha sentite decine.
Per tal motivo, allego al post delle foto che però non sono state scattate da me ma sono prese da “google earth” che da qualche settimana offre pure immagini fotografiche delle vie della nostra città, e (guarda caso)neanche a queste immagini sono sfuggiti strani venditori.
Non posso dire per certo che siano abusivi, possono avere pagato la tassa di occupazione del suolo pubblico, e ripeto che questi sono solamente un esempio perchè ce ne sono molti di più che non pubblico perchè non sono riuscito a trovarle nella mia ricerca. Se qualcuno ha da segnalarne altre sarei lieto di riceverle e pubblicarle cosi da far capire che non è nessun attacco mirato a chi è ripreso dalle foto bensì un attacco all’abusivismo in genere. Per tal motivo non ho effettuato personalmente le foto.
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Dariuccio, più che “comu fineu?”, “‘ncuminciau?”???
Sacrosanta verità… Purtroppo sembra l’ennesimo problema irrisolvibile della nostrà città.