Dopo aver letto l’articolo Saranno i giovani a salvare Adrano (sempre che i grandi glielo permettano), credo sia doveroso partire dal contesto adranita che, allo stato dell’arte, è obiettivamente disastroso. Merita, a mio avviso, un plauso chiunque decida di spendere il proprio tempo per provare a migliorare la condizione della nostra città. Questo vale anche in politica e, ovviamente, a prescindere dal dato anagrafico. In un Paese in cui l’età media di chi rappresenta le istituzioni è inesorabilmente alta, potrebbe sembrare normale etichettare un trentenne come “giovane”. Il “giovanilismo” in salsa adranita non fa eccezione e viene fuori, puntuale, ad ogni scadenza elettorale. Non resta che sorridere quando, a 35 anni, insieme a molti amici, mi trovo a dover sottolineare di non sentire questo “peso della giovinezza”. Sulla nostra generazione pesa il fardello di scelte fatte da chi ci ha preceduto ma l’età non può essere un fattore discriminante.
La vera novità deve essere rappresentata da un diverso modo di pensare e di approcciarsi all’impegno in politica: dire basta ai protagonismi, ai personalismi, alle tattiche da retroguardia e alle risse tra fazioni per puntare, come comunità, in modo programmatico, a una vera crescita del nostro territorio.
È doveroso tracciare, collettivamente, un percorso a lunga scadenza, che guardi a come e dove saremo tra 5 anni. Questa città è di fronte ad un baratro e si salva soltanto con l’impegno di persone competenti. L’appello è rivolto a chi vive Adrano nel quotidiano, a chi è in grado di poter rispondere alle istanze della collettività, a chi è in grado di agire anteponendo gli interessi della città e dei cittadini ai propri. Queste dovrebbero essere le premesse valide per tutti, al netto di tutte le variabili. Su queste basi, insieme ad altri “giovani trentenni”, abbiamo fatto squadra con l’obiettivo dichiarato di costruire una nuova proposta politica e una nuova classe dirigente. È tempo di tornare a costruire. Lo si può fare in silenzio o platealmente, ma senza mai rinunciare a lavorare insieme a donne e a uomini che, partendo dalle proprie capacità e competenze, credono ad un paradigma diverso e un’alternativa futura.
Giovanni Ricca, 35 anni, è un cardiologo adranita. E’ consigliere comunale del gruppo “Adrano 2018”. Di recente ha aderito all’area politica del votatissimo deputato regionale Luca Sammartino, Pd.
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