Potrebbero essere le immagini delle telecamere di videosorveglianza di un palazzo di fronte al luogo del delitto ad incastrare i killer di Maurizio Maccarrone, 43 anni, ucciso ieri mattina ad Adrano, in provincia di Catania, con cinque colpi di pistola calibro 7.65.

Nelle immagini si vede uno scooter con a bordo due giovani, hanno il volto nascosto: uno dei quali si ferma, scende e spara e colpisce mortalmente la vittima. Nei fotogrammi c’è anche la targa del motorino che potrebbe appartenere ad uno dei due killer o essere stato rubato.

Il video della telecamera e di altre tre è al vaglio dei poliziotti del Commissariato di Adrano che stanno indagando sull’omicidio che ha i tratti dell’omicidio mafioso, ma che non riguarda la criminalità organizzata. La vittima, infatti, non ha legami con ambienti malavitosi e ha alle spalle solo una denuncia per gioco d’azzardo. Impiegato ausiliario in una clinica privata, ad Adrano era molto conosciuto per il suo impegno in politica: alle ultime elezioni comunali si era presentato con il Megafono, aveva ottenuto 157 voti, il secondo dei non eletti. Nessuno in paese immaginava per lui un’esecuzione in stile mafioso.

Gli investigatori della polizia indagano nella vita privata di Maccarrone: le due ipotesi investigative avanzate sono quella passionale che però potrebbe lasciare il posto a quella del delitto per interesse, forse per questioni di denaro.

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